mercoledì 8 aprile 2009

Viaggio lungo la tratta ferrata Catanzaro lido - Sibari 8

In questa ottava parte: le stazioni di Mandatoriccio-Campana e Pietrapaola


Viaggio lungo la tratta ferrata Catanzaro lido - Sibari: alla scoperta dell’isola che non c’è


di Romano Pesavento

Dopo aver osservato, così, i vari lavori d’ammodernamento e ristruturazione in itinere nell’impianto di Cariati, mi metto in viaggio verso la prossima fermata: Mandatoriccio-Campana.
Durante il tragitto, lungo la SS 106, mi viene in mente il pensiero espresso, molti anni or sono, da Gianni Amelio in una intervista, fatta a Repubblica (6 settembre 1994), sul tema dell’emigrazione: “Ho visto l’Albania come fosse l’Italia vista dagli occhi di mio padre (…) Io sono nato nel ’45 e mio padre era partito subito per l’America, a raggiungere suo padre, lasciando come tanti la Calabria di quegli anni dove non c’era lavoro, ove la guerra aveva portato solo fame”. Certamente poco è cambiato da quel 1945, infatti, oggi si torna a respirare la macabra atmosfera della povertà specialmente all’interno degli impianti ferroviari, ormai tutti chiusi. Così là dove una volta vi erano addetti che aprivano gli impianti e con il loro reddito incrementavano il consumo del posto, adesso vi è solo una voce meccanica che annuncia gli arrivi e le partenze dei convogli. E allora si scopre, inoltre, nelle facce e negli atteggiamenti della povera gente (disoccupati, exstracomunitari, etc.), ferma, magari come allora, ad aspettare i sempre più pochi treni per il Nord, che partire è un po’ come morire, intendendo con ciò, naturalmente, quanto sia doloroso il distacco da un posto abituale per un altro estraneo. Perché, come sappiamo, il luogo non è solo il punto d’intersezione tra un’ascissa e un’ordinata, né l’arida rappresentazione cartografica di uno spicchio di mondo, né il contenitore indifferente di manufatti residenziali, essenze arboree e specie animali. In quelle case vivono uomini, e quegli uomini hanno lingue e culture, relazioni e affetti, procedure e ordinamenti che il territorio qualificano e dal luogo sono connotati.
Arrivato presso la stazione ferroviaria, situata a Km 173+863, noto che l’edificio principale non solo è abitato, né è, infatti, testimonianza una lunga serie di panni stesi dalle finestre aperte del primo piano, ma là, dove una volta vi era l’ingresso, adesso vi è un recinto che delimita e chiude lo spazio antistante. Di fronte, vi sono anche parcheggiate alcune auto. Essendo localizzato proprio davanti alla spiaggia, l’impianto gode di un’ottima e strategica posizione per turisti o amanti del mare. Dalla sua pianta si definiscono gli spazi interni: ACEI (loc. 1); sala relè (loc. 2); sala d’attesa (loc. 3); magazzino merci (loc. 4); atrio (loc. 5). A sinistra, un cancello azzurro aperto indica l’attuale entrata all’impianto. Nelle immediate vicinanze vi è anche la pensilina. Da quanto è possibile osservare la struttura è pulita, non vi sono stati atti vandalici. Al suo interno sono presenti: una bacheca con su esposti le tabelle orarie dei treni; le linee gialle, perfettamente visibili, sui marciapiedi; mentre è assente, invece, l’obliteratrice. Inoltre, noto che il servizio di avviso treni è funzionante. La costruzione che ospitava i servizi igienici è stata recintata dagli inquilini dell’edificio ed usata probabilmente coma magazzino. I binari vigenti sono due, entrambi adibiti al transito e alla sosta dei treni, con una lunghezza media di metri 555. All’uscita un vecchietto, con una zappa in mano, forse perché intento ad arare il terreno sulla piccola collinetta antistante la stazione, incuriosito dalla mia presenza, mi chiede in dialetto informazioni sui motivi della mia presenza. Dopo aver brevemente risposto, salgo in auto e proseguo verso Pietrapaola. La stazione è a qualche chilometro da Mirto. Occorre dire che da anni la fermata è stata disabilitata al servizio passeggeri. L’edificio principale è composto da un piano terra e da un primo piano. Al piano terra c’è una pizzeria chiamata: “Blue Eyes”. L’impianto è ancora accessibile; basta, infatti, seguire il marciapiede che costeggia la costruzione dei servizi igienici, alla destra della pizzeria, e si arriva al piazzale. L’impianto è composto da un binario unico. Sulle porte ,blindate dalle grate, ci sono, ancora, le insegne (sala d’attesa e magazzino). Vi è, anche, una pensilina, molto caratteristica, che ha sulle sue pareti dipinti alcuni segni poco comprensibili. Nelle sue vicinanze è cresciuto un grosso pino, circondato tutt’intorno da erbaccia. Sono presenti due piccoli altoparlanti, probabilmente ancora funzionanti; mentre il sistema d’illuminazione sembra ancora non aver subito grosse minacce vandaliche. Ultima osservazione va fatta sulla costruzione dei servizi igienici: su muro è dipinto un murales. Terminata l’indagine ed uscito fuori dalla struttura, un signore dalla mezz’età mi chiama dall’altro lato della strada: “Desidera qualcosa?”. Io mostrandomi molto disinvolto rispondo: “No, sono qui per fotografare la stazione.” E lui: “la stazione è disabilitata da tempo.” Ed io: “Buono a sapersi! volevo solo appurarne lo stato attuale.” Conclusasi la discussione salgo nella mia auto e penso come anche da quella piccola stazione un tempo un treno arrivava e partiva, ed allora mi viene in mente un pezzo di una novella pirandelliana in cui l’autore scrive: “C’era, ah! C’era, fuori di quella casa orrenda, fuori di tutti i suoi tormenti, c’era il mondo, tanto mondo lontano, a cui quel treno avviava…..Firenze, Bologna, Torino, Venezia…tante città (…)”. (Luigi Pirandello, “Il treno ha fischiato” in Novelle, Valardi, 1994). Per finire, voglio fornire alcuni dati, frutto della ricerca da me compiuta, sui passaggi a livello presenti sulla rete ferrata. Sono complessivamente 45; 34 localizzati tra Crotone e Sibari e i rimanenti sul tratto Catanzaro Lido Crotone. In particolare ne abbiamo: 1 a Catanzaro (Km 293+844); 1 a Simeri (Km 282+689); 5 a Sellia (Km 281+256; Km 28+696; Km 280+056; Km 279+500; Km 277+715); 2 a Cropani (Km 274+512; km 273+204); 1 a Belcastro (Km 267+ 402); 1 a Cutro (km 263+913); 1 a Gabella (km 228+304; lunghezza aste: sx mare 6,03; dx monte 6,03; distanza fra barriere: 28,50 m; distanza dalla rotaia: sx (mare) 13,80; dx (monte) 14,70); 1 a Strongoli-Gabella (km 223+027; lunghezza aste: sx mare 6,03 m; dx monte 6,03; distanza fra barriere 11,50; distanza dalla rotaia: sx (mare) 11,50; dx (monte) 6,00); 2 Strongoli (il primo:km 220+896; lunghezza aste: sx mare 7,03 m; dx monte 7,03; il secondo:km 218+505; lunghezza aste: sx mare 7,03 m; dx monte 7,03); 1 a Torre Melissa-Strongoli (km 213+389; lunghezza aste: sx mare 8,03 m; dx monte 8,03); 3 a Torre Melissa (il primo: km 210+611; lunghezza aste: sx mare 4,03 m; dx monte 6,03; il secondo: Km 210+397; lunghezza aste: sx mare 5,05 m; dx monte 6,03; il terzo: km 209+454; lunghezza aste: sx mare 7,03 m; dx monte 6,03); 2 Cirò-Torre (il primo: km 207+332; lunghezza aste: sx mare 6,03 m; dx monte 6,03; il secondo: km 206+145; lunghezza aste: sx mare 7,03 m; dx monte 8,03); 2 Cirò (il primo: km 203+125; lunghezza aste: sx mare 7,03; dx monte 6,5 m; il secondo: km 201+919; lunghezza aste: sx mare 6,43; dx monte 6,6); 3 Crucoli-Cirò (il primo: Km 185+93; lunghezza aste: sx mare 6,03 m; dx monte 6,03; il secondo: km 194+201; lunghezza aste: sx mare 6,03 m; dx monte 6,03; il terzo: km 191+012; lunghezza aste: sx mare 6,03 m; dx monte 6,03); 2 Crucoli (il primo: km189+837; lunghezza aste: sx mare 8,03 m; dx monte 6,03; il secondo: km 189+136; lunghezza aste: sx mare 8,03 m; dx monte 6,03); 3 Cariati-Cirò (il primo: km 200+313;lunghezza aste: sx mare 6,03; dx monte 6,03; il secondo: km185+272; lunghezza aste: sx mare 8,03; dx monte 8,03; il terzo:km182+209; lunghezza aste: sx mare 6,03; dx monte 7,03); 2 Cariati (il primo: km 180+076; lunghezza aste: sx mare 6,45 m; dx monte 7,03 m; il secondo: km 179+ 581; lunghezza aste: sx mare 7,03 m; dx monte 8,55 m); 1 Mandatoriccio-Cariati (km 177+007; lunghezza aste: sx mare 8,03; dx monte 8,03); 1 Mandatoriccio (km 174+312; lunghezza aste: sx mare 7,03; dx monte 7,03); 1 Capezzati-Mandatoriccio (km 171+027; lunghezza aste: sx mare 7,03 m; dx monte 7,03); 2 Calopezzati (il primo: km 169+755; lunghezza aste: sx mare 8,03; dx monte 8,03; il secondo: km 164+788; lunghezza aste: sx mare 6,03; dx monte 6,03); 1 Mirto-Calopezzati (km 163+372; lunghezza aste: sx mare 7,03; dx monte 8,03); 1 Mirto Crosia (km 160+265; lunghezza aste: sx mare 7,03; dx monte 7,03); 1 Rossano-Mirto (km 150+057; lunghezza aste: sx mare 7,03; dx monte 8,03); 1 Rossano (km 148+016; lunghezza aste: sx mare 8,60; dx monte 8,03), 2 Corigliano (il primo: km 137+213; lunghezza aste: sx mare 8,03; dx monte 8,03; il secondo: km 136+238; lunghezza aste: sx mare 6,12; dx monte 6,03); 1 Thurio (km 128+123; lunghezza aste: sx mare 6,03; dx monte 6,03).
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Pubblicato su La Provincia KR, settimanale di informazione e cultura, Anno XIII n. 28 del 15/07/2006

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