venerdì 6 dicembre 2019

Dado ''Canta la notizia'' all'auditorium dell'istituto ''Pertini'' di Crotone: applausi e risate


Romano Pesavento


All’auditorium dell’istituto "Pertini" di Crotone, la sera del 5 dicembre scorso, si sono accese le luci della ribalta sullo spettacolo “Canta la notizia” del celebre comico Dado, in tour nella nostra città.
L’artista ha esordito spiritosamente, presentandosi alla platea come un sopravvissuto all’allerta meteo e al tragitto in auto che da Sibari conduce a Crotone. Il seguito dell’evento è stato all’altezza delle aspettative create da un prologo così fulminante; Dado dialoga anche con un’assistente vocale digitale che partecipa attraverso battute e scambi dialettici pungenti alla lettura della società contemporanea, nelle sue piccole – grandi ossessioni, specialmente nel conflittuale rapporto di coppia dei nostri tempi.
In compagnia della sua fida chitarra, il cabarettista suona, come un allarmato, ma non meno beffardo, giullare del secondo millennio, note e musiche, che puntellano i suoi monologhi, solo apparentemente stralunati, ma in realtà intrisi di un pessimismo “sano” per una società sempre più frenetica e parossistica.

Senza troppe pretese e analisi sociologicamente ardite, Dado gioca con le parole, cogliendo i cambiamenti, le contraddizioni e le nevrosi generazionali attuali. Ci propone un mondo ricco e al tempo stesso povero, in cui i giovani, a volte, vengono affettuosamente criminalizzati e poi assolti in quanto prodotto di un’educazione pessima; eppure per capirli fino in fondo occorrerebbe semplicemente “storicizzarli” nella “società liquida” in cui vivono.

È un vero e proprio viaggio tra passato e presente, alla ricerca della soluzione che non c’è, il Dado pensiero. Rimane soltanto l’arma del sorriso e della riflessione, lontana dalle seduzioni facili di prodotti pseudoculturali massificati “in batteria”. Un monito conclude la serata: il teatro come baluardo di resistenza rispetto al trionfo della banalità. Come non essere d’accordo?

La serata inserita nel programma della stagione concertistica “L’Hera della Magna Grecia – II Edizione” ha fatto registrare, come sempre, consenso e applausi calorosi da parte di un pubblico particolarmente motivato e pronto a sfidare le incerte condizioni climatiche. Interessante il progetto della società Beethoven, diretta dalla prof.ssa Mariarosa Romano e dal maestro Fernando Romano, che, nella varietà delle offerte presentate, ha inteso coniugare vari generi ed espressioni artistiche, cercando comunque, con grande impegno, per la comunità crotonese, proposte culturali mai banali e ricche di contenuto.  
“Castigat ridendo mores”.

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''Da Mia Martini a Rino Gaetano'': la rivisitazione dell’orchestra da camera ''Orfeo Stillo''


Romano Pesavento
Nell’auditorium dell’istituto scolastico Pertini di Crotone, sabato 30 novembre alle ore 19, si sono esibiti, ricevendo calorosi apprezzamenti da parte del pubblico, l’orchestra da camera “Orfeo Stillo” diretta, con piena padronanza e brio, dal maestro Fernando Romano, il pianista Vincenzo Cipriani e la vocalist Rosa Martirano.
Il titolo scelto per la manifestazione “Da Mia Martini a Rino Gaetano”, inserita negli eventi della stagione concertistica “L’Hera della Magna Grecia”, esplicita da subito il contenuto musicale da proporre all’uditorio: una carrellata di canzoni, molto rappresentative del percorso artistico dei due talentuosi e sfortunati cantanti calabresi. Una vera e propria “chicca”, nella nostra città, vedere coniugare il talento di tanti maestri con il genere Pop. La musica “leggera” di qualità e di autore si arricchisce delle sfumature, degli arpeggi, dei “colori” che solo un’orchestra ben armonizzata riesce a rendere.
Strumentisti d'orchestra straordinari, molti dei quali insegnano nei conservatori, con una intensa passione per il loro lavoro, per i loro strumenti, riescono a creare un'unità osmotica, un’arnia musicale, una sinfonia di intenti che si “accorda”, in senso lato, per divenire armonica espressione musicale. Rosa Martirano, celebre soprano, ha eseguito i brani della serata con rara intensità e notevole sensibilità interpretativa, comunicando alla platea un’ampia gamma di emozioni, suscitate dai ritmi sentimentali delle note.
Il maestro Vincenzo Cipriani, pianista e compositore di chiara fama, ha trasformato in magia la musica, incantando, coinvolgendo e deliziando i presenti anche con le sue delicate composizioni: “Doctor Elio” e “Song for Anna”, quest’ultimo pezzo eseguito con il pregevole primo violinista Giuseppe Arnaboldi.
Se Orfeo, leggendario cantore mitologico, riusciva a placare gli animali con il dolce suono delle sue melodie, auguriamoci che le serate culturali - musicali della Società Beethoven, diretta con entusiasmo, adesione e professionalità da Mariarosa Romano, possano contribuire ad un rinnovamento generale della nostra amata città di Crotone e comunicare la forza intrinseca della gentilezza e della civiltà attraverso la musica.
“Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole.” (Johann Wolfgang von Goethe)

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martedì 19 novembre 2019

Standing ovation al teatro Apollo di Crotone per Laura Morante ed Eugenia Costantini in ''Il ballo''




Romano Pesavento

Giovedì sera, il teatro Apollo ha ospitato un’icona del cinema italiano, nonché apprezzatissima interprete teatrale, Laura Morante, impegnata sul palcoscenico insieme alla figlia Eugenia Costantini nello spettacolo teatrale “Il ballo”, ispirato dall’omonimo romanzo di Irène Némirovsky e accompagnato dalle musiche di Claude Debussy, Sergej Prokof’ev, Reynaldo Hahn, Maurice Ravel e Frédéric Chopin, eseguite da Francesca Giovannelli al pianoforte.
Lo spettacolo è incentrato sul tema dell’incomunicabilità, insidia inesorabile nei rapporti umani, soprattutto in quelli più stretti, di consanguineità; infatti gli scambi dialettici tra le due protagoniste, madre e figlia, sono freddi, futili e denotano incapacità relazionali fortissime, oltre a malessere esistenziale molto profilato in entrambi i personaggi; le donne, insoddisfatte della loro esistenza vuota e inappagante, si rifugiano in un mondo scintillante e onirico, intriso di fantasie romanzate, in cui risultano ammirate, amate e vincitrici. La realtà è ben diversa: Antoniette, adolescente, e la signora Kampf sono insicure, infelici e rancorose. Il ballo, avvenimento mondano che dovrebbe riscattarle entrambe da un presente insoddisfacente e proiettarle verso un futuro radioso e carico di promesse, verrà disertato da tutti gli ospiti, a causa della volontà punitiva della fanciulla, perseguita nei riguardi di una madre repressiva e indifferente.
Attraverso suoni, parole e gesti concitati, la trama del romanzo prende vita all’interno del “contraddittorio” tra le due attrici, svelando gradualmente al pubblico i tatticismi, le emozioni, le crudeltà, le riflessioni e le incomprensioni che si consumano in un rispettabile scorcio alto-borghese. Disperazione, vanagloria, frustrazione, esaltazione vengono espresse in rapida successione e alternanza con rara sensibilità e spessore da Laura Morante, veramente convincente ed efficace nella sua performance. Eugenia Costantini rende con grazia e perfidia la sventatezza improvvida di una quattordicenne in preda alla gelosia e allo sconforto tipico di quell’età. Con scroscianti applausi il pubblico in sala ha calorosamente e ripetutamente acclamato le star della pièce teatrale.
Un’altra scelta ben meditata all’interno della stagione concertistica 2019 “L’Hera della Magna Grecia” da parte della società Beethowen, rappresentata dal prof. Fernando Romano e dalla prof.ssa Mariarosa Romano.     

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giovedì 14 novembre 2019

Stagione concertistica: la compagnia ''Astra Roma Ballet'' all'Apollo con ''La gazza ladra''



Romano Pesavento

Esibizione di pregio sulle ali de “La gazza ladra” al teatro Apollo di Crotone, giorno 07 novembre. La compagnia Astra Roma Ballet, guidata da Dina Ferrara, celebre étoile, ha messo in scena l’opera di Giochino Rossini, realizzando una performance briosa, caratterizzata dall’eleganza degli stilemi classici, ma vivacizzata da incursioni decisamente “moderne”. Sin dall’inizio si possono ammirare gli effetti digitali che corredano lo spettacolo in perfetta sincronia con le evoluzioni artistiche dei giovanissimi ballerini: un’autentica fantasmagoria di suoni, piroette e luci veramente inebriante.
La gazza ladra, interpretata da una promettente Giorgia Montepaone, si è mossa sul palco con simpatica irriverenza e verve immedesimandosi con credibilità nel personaggio rossiniano. Da segnalare Giada Primiano, nei panni di Ninetta: riesce a conferire drammaticità e spessore al proprio ruolo di vittima innocente pronta al sacrificio per amore dei propri cari senza scadere nel patetismo.    
Molto convincenti anche gli altri interpreti: Manuel Carbone (Giannetto); Elio Zingarelli (Podestà); Fausto Paparozzi (Padre di Giannetto); Simona Natilla (Madre Giannetto); Kevin Arduini (Padre di Ninetta); Alessandro Scavello (Pippo).
Il pubblico presente in sala ha apprezzato l’impegno della compagnia, dando prova del proprio gradimento con applausi scroscianti a scena aperta ripetuti in più occasioni.
La serata, inserita nel programma della stagione concertistica “L’Hera della Magna Grecia – II Edizione”, è stata organizzata in maniera molto accurata dalla società Beethoven, guidata dal maestro Fernando Romano, con la direzione artistica della prof.ssa Mariarosa Romano. Prossimamente si terranno altre occasioni artistiche di rilievo a cura degli stessi organizzatori. È stato possibile scambiare qualche riflessione con il maestro Romano ed è emerso quanto sia difficile allestire spettacoli di una certa importanza e contenuto artistico a Crotone, a causa di molteplici fattori; ma l’amore per la città illumina gli occhi dei nostri interlocutori e impone loro di perseverare nella direzione intrapresa, per continuare a proporre arte e bellezza a quanti sappiano viverne l’imprescindibilità. 
Fa ben sperare l’incontro tra giovanissimi e il mondo della danza fortemente auspicato dalla DS della IC “Vitttorio Alfieri” di Crotone, dott.ssa Antonella Romeo, che in due giornate consecutive ha reso possibile per i propri studenti un approccio più immediato a una forma d’arte molto raffinata. In particolare nella mattinata dell’8 novembre, una rappresentanza cospicua della scuola media in questione ha potuto assistere prima ad un’esibizione della scuola di danza “Isabella Perrone” di Crotone e successivamente a un’entusiasmante performance dell’Astra Roma Ballet. In tale occasione, la ds Romeo ha sottolineato quanto sia importante educare i giovani alla sensibilità, all’empatia e all’armonia attraverso il suggestivo potere dell’arte. A giudicare dai sorrisi dei ragazzi e dai loro occhi incantati, è stata un’esperienza certamente costruttiva che non dimenticheranno.    


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Fumetti Italia - Da Lucca Comics & Games 2019.....a KrotonComics 2020. Magari!!!!

Tutte le novita' sull'edizione 2019 del ''Lucca comics & games'': 270mila presenze e un futuro in crescita per la kermesse


Romano Pesavento, Debora Cavarretta

Lucca Comics and games, con 270mila tagliandi venduti e tanta allegria, anche quest’anno, ha colorato la vita quotidiana della città di Lucca. Tutti d’accordo quindi, stampa, fans e appassionati, nell’archiviare anche quest’edizione come un fenomeno in continua espansione, basti pensare ai numeri da capogiro per l’elevatissimo numero di presenze e partecipazioni di ospiti e personaggi famosi del mondo dei fumetti e cosplayer, nonostante le condizioni meteo sostanzialmente proibitive.
Audace il taglio decisamente sofisticato impresso ai percorsi selezionati per il pubblico, come la straordinaria carrellata di pezzi storici nipponici, che hanno permesso di ricostruire la storia dell’arte giapponese e mondiale. Attraversare gli anni sulla celeberrima onda di Kanagawa di Hokusai, proveniente dal museo di Hakone, apprezzando le particolarità di ciascuna tecnica e scoprendo le reciproche corrispondenze tra arte occidentale e orientale, è veramente affascinante. L’eleganza, il movimento ipnotico e il mistero del Sol levante inquietano e affascinano al tempo spesso. Le curiosità sono tante e riproposte in varie forme. Chikanobu Yoshu Utagawa dipinge nella sua opera “Neve a Okazaki in provincia di Mikawa” il grande ladro Ishikawa Goemon, personaggio storico realmente esistito, diventato nei manga contemporanei compagno di avventure del mitico Lupin III. I manga attuali derivano  da cinque tipologie antiche di libri a fumetti, di svariato contenuto:  comico, horror, erotico, giallo e azione. Che sorpresa ritrovare passato e presente così vicini!
 Sulla scia del confronto tra epoche diverse, ma per certi versi similari, si è snodato l’incontro – conferenza stampa con Altan, il leggendario ideatore di Pimpa, Cipputi e tanti altri personaggi. Abbiamo avuto la fortuna di colloquiare con lui e scoprire parti della sua vita e risvolti delle sue scelte stilistiche. In particolare, rispetto ad una sua opera “Uomini ma straordinari” in cui propone una propria versione del passato, a una nostra domanda relativa a quale personaggio attuale dedicherebbe un impegno analogo, ha dichiarato di non provare interesse per nessuno; evidente segno di disincanto.

Divertente e tecnologica la mostra dedicata agli ottantacinque compleanni di Paperino. L’ambiente tridimensionale e interattivo permette ai giovani e non di calarsi perfettamente nella dimensione “papera”. Esposte anche alcune tavole originali di Carl Barks.
Attesissima è stata la presenza di Don Rosa, leggenda vivente per tutti i cultori Disney, la cui “grinta” somiglia spaventosamente al becco di Paperone; file chilometriche, anche sotto la pioggia battente, per ottenere un autografo e scambiare esclusivamente in inglese qualche battuta simpatica. Anche noi abbiamo sperimentato le prove a cui si sottopongono i veri appassionati; ma per il vecchio Don questo e altro.
Tra le grandi attrazioni dell’edizione, va citata lo stand dedicato alla serie “La Casa di carta” della Netflix in piazza Anfiteatro. All’interno giovani attori fanno rivivere il grande colpo al caveau della Banca di Spagna all’insegna di una vera e propria caccia al tesoro guidati dalla voce del Professore. Circa 2.500 visitatori al giorno. Tanti i gadget distribuiti alla fine dell’attrazione. Alla fine anche noi abbiamo conquistato il nostro lingotto d’oro e la nostra maschera.
Allo spazio allestito dalla Sbam Comics, ci sono l’editore Antonio Marangi e il fumettista Giorgio Sommacal con i quali ci confrontiamo sui temi inerenti alla loro rivista digitale e sulle ultime proposte editoriali. Giorgio ci parla del carattere e delle particolarità dei due moai Rapa e Nui, protagonisti dell’ultima sua fatica a fumetti. La simpatia e l’umorismo sono determinate dal complesso rapporto complementare tra le diverse tipologie caratteriali delle due statue monolitiche, una saggia e “colta”, l’altra svagata e fantasiosa. I dialoghi risultano avvincenti e lo straniamento dei due testoni persi in un angolo remoto di mondo, eppure perfettamente consapevoli di quanto accade nella nostre folle società risulta divertente e non privo di spunti di riflessione importanti. Antonio ci racconta di quanto oggi sia difficile destreggiarsi nel mercato digitale dei comics per promuovere giovani autori esordienti. Speriamo in una nuova primavera di strisce e personaggi accattivanti quanto i loro predecessori.
Molti crotonesi cominciano ad interessarsi all’evento che ripetiamo è una forma di cultura di tutto rispetto. Sarebbe bello inaugurare anche a Crotone la prima edizione di KrotonComics. Perché fantasia è sinonimo di coraggio e libertà di pensiero.






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giovedì 17 ottobre 2019

Due disegnatori crotonesi al ''Lucca comics & games'': si tratta di Vincenzo Filosa (Cosma & mito) e Marco Imbrauglio (I posseduti)

Romano Pesavento

Superati i 125mila tagliandi staccati per il Lucca Comics and Games 2019. Cresce la suspense dei fan per le novità presenti nel sito. Netflix approda trionfalmente con l’anteprima mondiale della serie “The Witcher” ispirata alla saga di Geralt di Rivia di Andrzej Sapkowski; l’illustre scrittore Bruce Sterling della narrativa di fantascienza moderna terrà conferenze l’1 e il 2 novembre; Rebecca Sugar, creatrice della serie cult targata CN “Steven Universe”. Per gli ex bambini degli anni ’80 e ’90 sarà presente giorno 2 novembre alle 19:30 presso Main Stage - Baluardo San Donato la leggendaria Cristina D’avena, la quale sarà protagonista di una master class sulla serie tv “Kiss Me Licia” che ha estasiato generazioni di ragazzini.
Interessante la mostra dell’artista americana Jeffrey Catherine Jones la quale è stata ideatrice di svariati personaggi femminili decisamente controcorrente nel tratto e nelle dinamiche relazionali. Uno spirito libero che ha espresso la sua creatività anche attraverso riferimenti colti riconducibili a Caravaggio, Munch, Klimt. In conclusione segnaliamo la presenza al festival di due giovani talentuosi crotonesi: Vincenzo Filosa, fumettista manga, che presenterà “Cosma e Mito”, vol. 1 – L’antro dei lupiminari, primo tomo (di quattro), opera realizzata con Nicola Zurlo, presso lo stand della casa editrice Coconino Press. L’opera risulta alquanto innovativa perché coniuga impaginazione e stile manga con “luoghi”, situazioni e miti calabresi.
Marco Imbrauglio presenzierà alla manifestazione insieme a Luigi Boccia con il fumetto horror – novità “I posseduti” edizione Weird – Comics. Il graphic novel sarà presentato sabato 2 novembre dalle ore 14 alle ore 16 presso lo stand Panini Comics Italia. Grafica, sequenze e colore risultano assai convincenti. Auguriamo a entrambi di farsi onore su un palcoscenico così prestigioso come quello del Lucca Comic and Games.

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Partenza col botto per il Lucca Comics: 97mila i tagliandi venduti in prevendita, sono 20mila in più dell'anno scorso!

Romano Pesavento



Boom di biglietti venduti in prevendita. Mancano venti giorni all’inizio di una delle più importanti Kermesse mondiali sul fumetto e cosplayer, Lucca Comics and Games (30 ottobre - 3 novembre), e sono stati già venduti quasi 97mila biglietti (96.974 per l’esattezza); quasi diciassette mila in più rispetto all’edizione 2018. Basta andare sul sito ufficiale per scoprire le tante novità che, giorno dopo giorno, si aggiungono a ritmo sempre più incalzante. Tra gli ospiti troviamo tanti maestri del fumetto nazionali e internazionali: Yudori con la sua “Pandora’s Choice”; il celeberrimo Zerocalcare, ormai ospite fisso dell’evento; Don Rosa, illustre cartoonist disneyano; Chris Claremont, artefice del glorioso ciclo “Uncanny X-Men”; Erik Larsen, mostro sacro della saga “Savage Dragon”; Hirohiko Araki, ideatore de “Le bizzarre avventure di JoJo”; Sara Pichelli, co-creatrice del nuovo Spider-Man, vincitrice dell’Oscar per l’animazione con il film “Spider-Man - Un nuovo universo”. Solo per citarne alcuni.

Il tema di questa edizione è il confronto tra uomo e macchina; un tema affascinante e molto attuale, dal momento che gli artisti delle strisce molto spesso hanno saputo immaginare il futuro prima che arrivasse. L’intelligenza artificiale, androidi, macchine sempre più umanizzate popoleranno quanto prima sempre più pervasivamente la nostra vita; interrogarsi in merito, anche attraverso forme di “evasione”, può essere utile, in quanto determina comunque riflessione e forse consapevolezza.
Il rapporto presente – futuro si arricchisce con l’aggiunta di un flash-back sulle arti figurative del passato, che non è una semplice giustapposizione, ma linfa vitale della Kermesse. La mostra “Le origini del Manga - Da Hokusai ai Manga moderni” si propone di “mescolare” cultura “alta” e cultura “bassa”, azzerando barriere superflue quando si tratta di apprezzare talento e originalità in qualunque forma artistica si manifestino. L’onda di Hokusai, che ha influenzato anche l’arcinota “Notte stellata” di Van Gogh, continuerà ad infrangersi per molti secoli ancora, anche nella fantasia di tanti adolescenti che vi si imbatteranno per caso, forse, e ne rimarranno ammaliati, come succede ai loro genitori nei musei tradizionali. Buon divertimento e vi aspettiamo a Lucca.

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lunedì 12 agosto 2019

I Viaggi di Gulliver - Benvenuti in Giappone!!

Romano Pesavento


Una passeggiata a Tokyo.
Dopo 26 ore di viaggio siamo arrivati a Tokyo. Il tragitto che collega l’aeroporto con l’albergo dura circa un’ora, durante la quale si può osservare un primo assaggio della città ultramoderna e tecnologica per eccellenza. Grattacieli, water hi-tech e quartieri sgargianti con insegne colorate e avveniristiche contraddistinguono il profilo cangiante, sorprendente e caleidoscopico della metropoli. Salendo sulla Tokyo Tower hai ai tuoi piedi la bellezza di quasi trentasei milioni di abitanti; tanto cemento e acciaio, ma anche molto verde; i parchi qui sono connaturati alle architetture moderne; nella concezione giapponese l’armonia consiste appunto nel far coesistere elementi anche contrastanti in modo equilibrato. Non per nulla il primo santuario shintoista (Meijr Jingu) incontrato nella zona di Harajuko rappresenta un raffinato esempio di unione tra l’artificio dell’uomo e la Natura.


Gli eleganti giardini del Palazzo imperiale, pensati fino all’ultimo dettaglio, avvalorano una simile tesi: non esistono il dentro e il fuori, esiste la Natura. Passiamo il pomeriggio ammirando estasiati la struttura rosso scarlatta del tempio buddhista di Sensoji gremita da un’effervescente gioventù in abiti tradizionali per l’occasione; sorprende l’antica strada commerciale di Nakamise con i suoi esercizi commerciali fuori dal comune: animal bar in cui sorseggiando una bibita è possibile accarezzare un gatto o qualche altro animaletto; conclude il giro il fantasioso quartiere manga, in cui rivivono dei cartoon giapponesi.




Atmosfere nipponiche.
Il monte Fuji è sicuramente una meta affascinante e misteriosa. È un luogo altamente simbolico per il Giappone; è un po’ come l’Olimpo per la Grecia; è considerato la montagna sacra per eccellenza; il punto in cu convergono tutte le forze spirituali e fisiche della Natura. Da lontano svetta tra coltri di nubi. Una volta sul posto si respira un’aria vagamente profumata e pura: siamo a circa 3.000 metri di altezza; dal quinto livello chi vuole può raggiungere la cima, alla quale potrà arrivare attraverso un percorso “muscolare” e spirituale, soffermandosi a pregare presso i tempietti disseminati sul corno del vulcano. Il lago Ashi serico e immenso, tra le scoscese alture, incanta e riporta a sogni lontani, paesaggi dell’immaginario che solo in Giappone diventano realtà. 


Giunti a Kanazawa si respira l’atmosfera tradizionale del Giappone. I Giardini Kenrokuen essenziali, “puliti” e geometrici esprimono tutta l’energia silenziosa della vita.



Il paese di Shirakawa è davvero una visione: sembra il villaggio dei Puffi; sarà perché è immerso in una cornice naturale straordinariamente pittoresca e colorata, sarà perché gli strani tetti di paglia rigonfi delle case assomigliano a grandi funghi, sarà perché gli abitanti vivono timidamente appartati… Prima di arrivare a Kyoto, sosta al museo di Takayama in cui enormi carri allegorici trovano albergo e garantiscono uno spettacolo suggestivo tra musiche, luci e performance meccaniche.     


Sognare a Kyoto
Eccoci a Kyoto, una città che nasconde dietro ogni suo angolo un profumo di storia antica; la prima capitale del Sol Levante è un concentrato di grazia, eleganza, bellezza e spiritualità ancora intatti, nonostante la spietata urbanizzazione. Sottratta ai disastrosi bombardamenti americani, è una metropoli da vivere intensamente con  la poesia nel cuore.

Il tempio di Fushimi Inari è un rutilante susseguirsi di archeggiati sapienziali in ideogrammi giapponesi. Il fedele deve percorrere una galleria rosso fuoco di travi “sutriche” prima che il proprio percorso catartico possa definirsi concluso.




Il Kinkaku-ji o Tempio del padiglione d'oro è collocato in un giardino meraviglioso dove le chiome già autunnali di alcuni alberi disegnano uno scenario fiabesco e sognante. Passeggiare per i sentieri del parco trasmette grande serenità e pace interiore.

Imponente e marziale il castello Nijo, antica residenza degli Shogun, alta carica militare. All’interno non è concesso scattare fotografie. Le pareti delle stanze sono affrescate da minuziosi ed elaborati motivi floreali o adornati con le effigie di animali esotici, come le tigri.


Lo storico quartiere di Gion ci accoglie con le sue movimentate scene di vita quotidiana. La sera, prima di cena, si sale in cima alla torre di Kyoto per ammirare il tramonto.  

Il silenzio di Hiroshima
Un’esperienza molto toccante è senz’altro visitare il Parco del Memoriale della Pace di Hiroshima. Lo scheletro del palazzo destinato ad ospitare la fiera commerciale della prefettura della città è ancora testimone della crudeltà infinita dell’uomo sull’uomo. Una sorta di vento elettrico vagamente atomico spira sul monumento; i suoi mattoni segnano ancora le 08:15 del 06 agosto del 1945. 



Il tempo si è fermato anche se continua nella sua incessante corsa. Gli uomini pare non abbiano imparato niente. All’interno del museo storie di bambini, donne, uomini comuni raccontano di sogni spezzati, di una quotidianità lacerata, polverizzata, ingiuriata dal fuoco implacabile del fungo atomico.  

Itsukushima: l’isola che non c’è?
A qualche ora di viaggio da Hiroshima, c’è l’isola di Itsukushima, conosciuta anche con il nome di Miyajima: una sorta di Capri nipponica in mezzo all'Oceano Pacifico. 



Un vero e proprio paradiso terrestre. Ad accogliere i turisti ci sono diversi graziosi e furbi cerbiatti, che, con astuzia, cercano di saccheggiare quanto più cibo possibile dagli zaini e dalle sporte degli avventori. Sono molto curiosi e amichevoli e tendono a impossessarsi di tutto quello che è colorato, strano, commestibile o meno; alcune volte anche le magliette sono di loro interesse. 


Il santuario Hokoku, shintoista, è posizionato su una collina da dove è possibile godere di una vista panoramica unica e suggestiva. Proprio in prossimità si trova una rossa pagoda a 5 piani costruita in epoca storica antecedente al santuario, che ospita il Buddha della Medicina. La struttura degli edifici sacri in apparenza semplice ed essenziale si rivela di forte impatto emotivo proprio perché inserita armonicamente in un contesto naturale impareggiabile. 



Associato alla pagoda c’è, a valle, il santuario di Itsukushima. La particolarità del tempio è determinata dal fenomeno dell’alta marea, che, salendo improvvisamente, comporta giochi di luce e di riflessi spettacolari sia di notte che di giorno. Nonostante le impalcature, fotografare o ammirare il Torii rosso, il portale sacro simbolo del Giappone, è un’esperienza indescrivibile. 



Sayonara, Giappone!!!! 
Rientrati a Tokyo, dedichiamo la serata a girovagare nel quartiere di Shinagawa. I colori moderni dei grattacieli, sedi di importanti aziende internazionali, fanno da sfondo ad una zona molto frizzante, giovanile e vivace. E prima di partire per l’Italia, sosta al parco Ueno per una visita al Museo nazionale d'arte occidentale, noto come NMWA, opera architettonica del grande architetto svizzero Le Corbusier e dal 2016 bene protetto dall’UNESCO.



All'interno, per festeggiare il 60 ° anniversario del Museo Nazionale di Arte Occidentale, è stata allestita una mostra della famosa collezione di dipinti del collezionista giapponese Matsukata Kojiro (1865 – 1950), fondatore della struttura museale. Tanti i giapponesi in coda per ammirare le 160 opere tra cui la famosa "Arles 'Bedroom" di Van Gogh e le "Ninfee e le riflessioni di salice" di Monet.
Sayonara, Giappone!!!! 

domenica 7 luglio 2019

ARTE ITALIA - Mostra "La seduzione della "Maniera"" di Jorio Vivarelli - Firenze, Palazzo Medici Riccardi,

Romano Pesavento

Osservando le statue dello scultore, si percepisce la leggerezza del movimento malgrado la maestosità delle opere. Le figure, alcune volte, sembrano sospese nel vuoto e disegnano forme geometriche inusuali.