sabato 4 aprile 2009

Report San Francesco di Paola e la cattedrale di Cordova


San Francesco di Paola ospite d’onore nella Cattedrale di Cordova


Il santo calabrese ritrovato!


Il santo patrono della Calabria trascurato dai francesi, ma amato dagli Spagnoli


di Romano Pesavento


I lettori forse ricorderanno l’articolo pubblicato esattamente un anno fa su questo settimanale e relativo al reportage sul sepolcro abbandonato all’incuria di San Francesco di Paola a Tours. Tale pezzo ha giustamente suscitato indignazione e sorpresa tra i devoti, in quanto ha messo in evidenza l’immeritata dimenticanza di cui è stato oggetto il nostro santo. Come commentare?
Che i Francesi non amassero molto gli italiani questo era, ed è ben noto a tutti, ma che gli Spagnoli fossero grandi ammiratori del patrono della regione Calabria è una gran bella sorpresa.
Qualche tempo fa, infatti, mentre giravamo senza sosta per l’immensa e calda Spagna, siamo giunti nella città di Cordova, nota al mondo intero sia perché è circondata da giardini con bianche case basse, vie piccole, strette e tortuose aperte sui “campos” (larghi) medievali, sia per la Grande Moschea, oggi cattedrale cristiana, che con le sue mura imponenti e maestose si erge grandiosa nel centro urbano della città. La Grande Moschea, come ricordano molti libri, fu iniziata da ‘Adb al-Rahman nel 785, ampliata a varie riprese nel sec.10, alterata nel 16° quando fu ridotta a cattedrale cattolica (su progetto di H. Ruiz che ne eresse il campanile sui fondamenti dell’antico minareto); consta di un vastissimo ambiente rettangolare, diviso in 19 navate. L’interno ha ordini di archi multipli su colonne e capitelli romani, visigoti e musulmani. Il numero delle colonne è oggi di 860, una volta il loro numero superava le mille unità. Ha la facciata non molto alta sulla quale si aprono diverse porte musulmane delle quali la più notevole è quella di S. Estaban. Le parti più notevoli della moschea sono il mihrab decorati con stucchi e mosaici, le porte che lo fiancheggiano e le tre cupole antistanti a costoloni.
Proprio dentro quest’immenso e raffinato oceano arabo, si manifesta con vigore una delle espressioni più alte della civiltà cristiana: al centro della Grande Moschea si erige una grandiosa cappella cattolica. Ebbene, in uno dei padiglioni laterali è situata, proprio nella stanza dei tesori, la statua di San Francesco di Paola. Nessuno, certamente, poteva minimamente immaginare di trovare una così degna collocazione, tra i santi più rappresentativi di Spagna, per il nostro patrono. Infatti, nella sala più interna, gremita di folla, finemente istoriata e bersagliata dalle fotografie, trovavano posto l’effigi di quattro santi fondamentali per la storia della Cristianità - come per esempio sant’Agostino. Tra questi sacri personaggi spiccava anche la scultura, di ineccepibile fattezza, molto antica peraltro, di San Francesco di Paola. Una simile scoperta non può che toccare il cuore di tutti i calabresi credenti.
Pubblicato su La Provincia KR, settimanale di informazione e cultura, Anno XIV n. 35 del 31/08/2007

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