martedì 29 dicembre 2015

Fumetti in Italia - Ventisette anni dopo torna Corto Maltese: pronti a salpare "Sotto il sole di mezzanotte"

Romano Pesavento

Finalmente, è arrivata da qualche settimana nelle librerie di tutt’Italia l’ultima avventura dell’intrepido marinaio Corto Maltese, il quale con i suoi lunghi e appassionanti viaggi ha fatto innamorare intere generazioni; a firma di Juan Diaz Canales e Rubén Pellejero, il volume propone il suo lungo peregrinare attraverso le frontiere dell’Alaska, dello Yukatan, di Panama e della California. Tanti i personaggi: dall’inseparabile Rasputin, protagonista delle prime scene, a Caribù, piccola peste che lo condurrà sulle tracce di Waka Yamada, dalla lucciola sfortunata Ping Pong al sanguinario despota Ulkurib….

Fascino da gentleman inglese, capelli nero corvino, andatura dinoccolata, volto liscio e tagliato da un sorriso appena accennato, da cui penzola indolente una sigaretta. È ancora lui, dopo vent’anni dalla morte del suo creatore e ventisette dall’ultima avventura.  
Perché leggere Corto Maltese oggi? Perché è un po’ come percorrere ad occhi aperti interminabili rotte verso mete inviolate, portandosi dietro con sé, nella propria valigia immaginaria, i ricordi, le curiosità, le emozioni di un avventuriero romantico e sornione; perché la scoperta del nuovo ci rende più umani e ci apre alla diversità della cultura; perché il fascino della bellezza esotica custodita nelle strisce a colori del fumetto è qualcosa di unico e di Pratt; perché Corto Maltese racchiude in sé la semplicità, la complessità, la giustizia, la violenza, la paura e l’eroismo. Oggi che i documentari scientifici ci bombardano quotidianamente, ad ogni ora del giorno e della notte, con tutte le informazioni possibili e immaginabili, sembra che si sappia tutto dei popoli più misteriosi e dei posti più remoti del pianeta; eppure le storie di Corto riescono ancora a stupirci per l’ambientazione, i tratti somatici dei personaggi così realistici, benché stilizzati, gli squarci paesaggistici così distesi, potenti e intensi da far percepire pienamente tutto il fascino del nostro pianeta sotto ogni latitudine e longitudine.

I colori tenui dell’acquerello così in dissolvenza verso orizzonti sconosciuti, e proprio per questo così invitanti, ci ricordano che i leggendari pantaloni bianchi a zampa di elefante calcheranno ancora una volta, per chi è un viaggiatore nato e per chi osa solo con la fantasia, nuovi territori, zone d’ombra, linee di confine inusitate per i comuni mortali.   

Pubblicato sulla testata online la Provincia Kr 

sabato 26 dicembre 2015

Fumetti in Italia - Don Alemanno il "reverendo" con la matita che racconta lo scontro tra Jenus e papa Ratzinger

Romano Pesavento

Chi è Jenus? Il titolo di una serie tv, l’additivo per sbiancare la biancheria, il nome di un fiore, il nuovo nemico di 007, l’ultimo libro di Piero Angela… no, niente di tutto questo, è il protagonista principale del fumetto nato dalla creatività e dall’ingegno di Alessandro Mereu, soprannominato simpaticamente don Alemanno.
Jenus, espansivo, spontaneo, perbene, ribelle, a volte buffo, cerca di risolvere le incoerenze della vita umana e la corruzione dilagante nell’alto clero con il suo divino intuito. E così la sua sfida con il Papa “Ratzinger”, immaginato come il simbolo del privilegio e dell’ambizione, e il cardinale Bertone, visto come devoto servitore del pontefice ed esperto militare, scorre velocemente nelle entusiasmanti comic strip a bianco e nero. 
Il rapporto tra potere spirituale e potere temporale insito nella storia della Chiesa si ripropone così in chiave umoristica. Il progetto, sia per la veste grafica che per alcuni aspetti contenutistici, può essere accomunato, anche se con le dovute peculiarità e tipicità, al filone fumettistico dei manga giapponesi, il quale ha come esponente di spicco i cartoon statunitensi di South Park  e il mangaka Hideo Azuma, autore di Nanà supergirl e Pollon. In particolare, il personaggio di Pollon, tondeggiante, bonaria e pasticciona, è l’emblema di una divinità sensibile alle sventure degli esseri umani e in conflitto con l’indifferenza e l’inerzia del mondo circostante.
Jenus, infatti, di fronte alla complessità del male, talmente radicata nell’agire dell’uomo, rimane sbalordito; ed allora ecco arrivare in suo aiuto il fido e impacciato Angius, l’Agnello di Dio.
Il bianco “mantello” filosofico che indossa è la sua barriera naturale contro i numerosi pregiudizi che insudiciano la realtà odierna. Gli aspetti oscuri, irrazionali, e, per certi versi mistici, presenti nell'interiorità di ciascuno di noi vengono evidenziati e beffardamente analizzati nelle strisce e nelle storie che lo riguardano.
In molte occasioni, artisti o scrittori si sono chiesti cosa accadrebbe se il Salvatore ritornasse sulla Terra. Tutti concordano nell’immaginare un soggiorno assai poco gradevole per l’Unto, in una società così cinica e marcia come la nostra. Bè, Mereu è l’unico, pur prospettando scenari difficili per il Redentore, che riesce, con la sua satira ora da studente liceale ora da sociologo consumato, a strapparci comunque una risata “in questa valle di lacrime”, che è la condizione umana.

Pubblicato sulla testata la Provincia Kr online

Arte in Italia - "De Chirico, Savinio e Les Italiens de Paris": l'esposizione al Lucca museum fino al 14 febbraio

Romano Pesavento
La mostra allestita fino al 14 febbraio, presso Palazzo Boccella, nella sede del Lu.C.C.A – Lucca Center of Contemporary, dedicata al gruppo les italianes de Paris, offre un limitato numero di opere, ma dai contenuti assai significativi. Le ambientazioni metafisiche di De Chirico, desolate e austere, si proiettano nello spazio bianco delle sale, intessendo variegati e sottili messaggi astratti, inquietanti ed enigmatici, capaci di incrinare ogni principio di rappresentazione / conoscenza fenomenica: la ragione, smarrita e disorientata, rimane soggiogata rispetto all’impenetrabilità del mistero esistenziale.
Classicismo e Surrealismo si fondono insieme suggerendo visioni oniriche, ipnotiche  e senza tempo: colonne spezzate ed elementi architettonici dell’antichità in studiato ordine sparso fanno da sfondo per forme e volumi massicci, imponenti e immobili. Il senso del movimento quasi è bandito dalle prospettive, esasperatamente geometriche; anche i manichini, elemento distintivo della produzione di De Chirico, richiamano un’idea di “studio artistico” alle sue prime fasi. 
Paesaggi mentali “provvisori”, eppure non soggetti alla legge del tempo e della vita. Anche il cavallo e la zebra, ritratti in una sua celebre opera, al galoppo non evocano energia e slancio vitale, ma tormento e fuga. I cromatismi dissonanti e deliberatamente sgradevoli (preponderanza notevole di tonalità verde acido, marrone, ocra-brunastre) comunicano angoscia esistenziale e malessere. Le criniere selvagge degli animali si aggrovigliano confusamente in spirali indistricabili, mentre il cielo, fosco e plumbeo, incombe su un paesaggio sterile e opprimente.
Analoghe atmosfere stranianti e cupe ritroviamo nella Salita al calvario di Gino Severini. Il tema in sé non è certamente uno dei più lieti dell’arte sacra e nell’arco dei secoli ha trovato migliaia di declinazioni o variazioni anche più realistiche e impressionanti, con raccapriccianti primi piani su rivoli di sangue e piaghe aperte.
Qui non c’è nulla di tutto questo: Cristo in equilibrio precario non rivolge lo sguardo agli spettatori e il suo corpo, già martoriato, viene celato con una tunica marrone. La terra su cui si piega, tramortito dal dolore, è dello stesso colore, come anche  gli elementi circostanti, quasi per ricordare, attraverso una calibrata insistenza cromatica, la natura umana e quindi “ terrestre” del Redentore. Lontano, diafano, quasi un miraggio inaccessibile, si profila uno spiraglio di azzurro: promessa vacillante di salvezza e riscatto per l’umanità.
Il bizzarro squarcio colorato su una vallata di Renato Paresce, l’alchemica composizione di De Pisis dal titolo Omaggio a Morandi, le metafisiche navi di Savinio e i volti profondi di Campigli concludono l’interessante e sorprendente itinerario nel mondo dei les italianes de Paris a Lucca.   

Pubblicato sulla testata la Provincia kr online

mercoledì 18 novembre 2015

Arte in Italia - La "Bellezza divina" in mostra a Palazzo Strozzi di Firenze: Van Gogh, Chagall e Fontana

Romano Pesavento

È possibile intraprendere fino al 24 gennaio del 2016 nelle sale di Palazzo Strozzi a Firenze un vero e proprio itinerario nella spiritualità, attraverso la creatività artistica dei grandi pittori attivi fra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Stili e tecniche diverse, con rappresentazioni divine intrise d’intenso misticismo e fine bellezza, si impongono allo sguardo, trasmettendo serenità a tutti coloro che, nella penombra dell’atmosfera museale, si soffermano ad ammirarli.
La mostra intitolata Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana propone una serie di più di ottanta opere, suddivise in sette sezioni tematiche, disposte in ordine cronologico, che ripropongono la vita di Gesù dall’Annunciazione alla Resurrezione.

Ad iniziare il percorso due grandi pale, la prima posta sulla parete di sinistra, intitolata Flagellazione di Cristo di William Bouguereau del 1880, e la seconda, in posizione centrale, I Maccabei di Antonio Ciseri del 1858-1863. Nella tetra penombra della morte e della violenza umana, rappresentata con tragico realismo,  si erge il bagliore sereno della pietas. Colori e forme attraversano lo spazio fisico e penetrano nell’interiorità dello spettatore, agitandone impetuosamente la coscienza, inoltrandolo sul sentiero della catarsi e della redenzione.
I gesti e le pose solenni dei personaggi trasmettono eleganza e magnetismo, nonostante il dramma del martirio e del supplizio incombente. I corpi dei santi illuminati da pennellate di bianco accecante esprimono pienamente il mistero del sacrificio e della totale offerta di sé: inermi eppure potentissimi.
Le perturbanti versioni della Madonna di Munch si contrappongono a quelle incorporee e iridescenti di Morelli; eleganti ed epifaniche, invece, quelle di De Carolis.  
Nella sezione dell’Annunciazione, natività e infanzia di Cristo l’angelo di Philpot è tra le più singolari interpretazioni artistiche – religiose della mostra. Lontano dalle raffigurazioni classiche, appare quasi eversivo e iconoclasta rispetto alle pose della tradizione; appena sceso dal cielo, con un balzo e un costume da “trapezista / supereroe”, guarda in faccia lo spettatore con una sorridente fermezza che non ammette repliche: chi è prescelto non può rinunciare. L’anemone che stringe in pugno costituisce l’unica nota convenzionale e gentile in un’opera che esprime vigore e incitamento singolari.
Tranquillità, serenità e amore materno sono raffigurati egregiamente nell’opera Riposo in Egitto di Elisabeth Chaplin. L’animo femminile dell’artista coglie con squisita delicatezza l’armonia dell’unione familiare e il candore di quattro esseri innocenti (asino compreso) ispirando pace e dolcezza negli astanti: nessun Gesù bambino non è mai stato così divino e “pacioccone”.      
Il cuore dell’esposizione è naturalmente rappresentato dalle quattro opere di più forte richiamo: Via Crucis II, III e XIII e Crocifissione di Lucio Fontana; Pietà di Van Gogh; Crocifissione bianca di Chagall.
L’ultima opera citata è caratterizza da una modernità espressiva iconografica fortemente evocativa: l’alfa e l’omega dei tempi sembrano avvitarsi in modo rotatorio intorno alla figura del Cristo agonizzante; l’armata rossa, le sinagoghe in fiamme, la diaspora degli ebrei, la presenza del Male nel mondo si avvicendano e si rincorrono, mentre fisso sulla scena, sconfitto e vincitore, l’Unto, ebreo tra ebrei, spira per l’umanità.    

Menzione speciale all’opera di Vincenzo Vela, La preghiera del mattino del 1846; non è molto conosciuta, rispetto alle sculture più celebri di Canova, Bernini etc., ma è sicuramente la più intensa e suggestiva di tutto il percorso. Spiritualità e realismo plastico sono esaltate nelle forme leggiadre di una fanciulla assorta nella preghiera. La presenza di Dio si percepisce non come raffigurazione esplicitata, ma come fenomeno interiore che s’irradia dalla figura femminile, ascetica e concentrata, al mondo intero.









Pubblicato su La Provincia kr online (http://laprovinciakr.it/cultura-e-spettacoli/la-bellezza-divina-in-mostra-a-palazzo-strozzi-di-firenze-van-gogh-chagall-e-fontana)

venerdì 13 novembre 2015

Fumetti in Italia - Vanna Vinci e la sua "Bambina filosofica": due occhioni di tenero cinismo sulla società' moderna...

Romano Pesavento

Una piccola peste bubbonica con gli occhi spalancati come due fari nella notte buia e tanta voglia di affermare la propria identità /diversità in un mondo omologato e ipocrita. Oppure la si può raffigurare come un diavoletto dalle sembianze di tenero angioletto. Tutto questo è condensato nella Bambina filosofica di Vanna Vinci. Non ha un nome, forse perché la mancanza di una definizione “anagrafica” serve a rendere ancora più trasformistico, camaleontico e “mutante” un personaggio spietato, beffardo, cinico, eppure dannatamente tenero. 
Lei, ne parleremo utilizzando questo pronome, raccoglie l’eredità di altre figure femminili, bambine o meno, sgradevoli della “fumettità”: Lucy dei Peanuts, Mafalda, Lisa Simpson e Amelia. Piccole donne “antipatiche”, sgradevoli, petulanti, cerebrali, intenzionate a scoprire il mondo o ad addomesticarlo. Nessuna principessa boccolosa e cinguettante può provare a eguagliare il crudo sarcasmo delle sue affermazioni o la sua velenosa empatia con tutti gli esseri incompiuti, sbagliati e fuori posto. Che poi nella vita sono la maggioranza, rispetto a Barbie e Ken. La sua è una mente frenetica, capace di analizzare in poche battute il dubbio della vita e del comportamento umano, fornendone un’interpretazione personalissima e quasi sempre tagliente. Ogni parola assume nella collocazione in cui viene espressa un enorme potere comunicativo. Contestualizza e astrae allo stesso tempo pensieri e fatti comuni e li ripropone, centrifugati, in invenzioni-battute pungenti e fulminanti. È una bambina vecchia o una vecchia senza rughe: anziani e pargoli condividono un medesimo destino fatto di diffidenza / compatimento da parte della fascia adulta e il realismo pragmatico di chi vede il re nudo, senza troppi giri di parole. Le paure, i sogni, le marachelle e la spontaneità collimano pure quelli. Forse non vorremmo avere tra i piedi la bambina filosofica con i suoi interrogativi scomodi e inquietanti. Di sicuro, oscuramente, molti di noi fanno il tifo per lei. Perché un po’ ci assomiglia.



Pubblicato su La Provincia Kr online (http://www.laprovinciakr.it/cultura-e-spettacoli/vanna-vinci-e-la-sua-bambina-filosofica-due-occhioni-di-tenero-cinismo-sulla-societa-moderna)

Arte in Italia - La Belle epoque parigina nelle tele di Toulouse Lautrec in esposizione al Palazzo Blu di Pisa

Romano Pesavento
Fino al 14 febbraio 2016 al Palazzo Blu di Pisa è possibile visitare la mostra dedicata al talentuoso e bizzarro pittore francese Henri de Toulouse Lautrec, dal titolo “Luci e ombre di Montmartre”.
Appaiono nelle soffuse luci e nel silenzio, quasi mistico, dell’ambiente espositivo alcune immagini simbolo della Belle Epoque: la Goule, ballerina frizzante del Cancan, Jean Avril, altra icona delle folli notti parigine, May Belfort, la soubrette irlandese nota per calcare le scene in compagnia di un enigmatico gatto nero, Aristide Bruand, leggendario cabarettista francese. I ritmi frenetici della vita salottiera e la spinta iconografica sperimentale si plasmano in un unico tratto nervoso e inconfondibile: la litografia diventa il manifesto pubblicitario che coniuga arte e beni di consumo; elite e massa; individualismo e commercio; cultura e introiti. L’artista impara a vendere se stesso, la sua tecnica e i prodotti da sponsorizzare; rimanendo comunque fedele ai propri ideali, in bilico funambolico tra sogni e bisogni.  

Toulouse Lautrec, attento osservatore degli stili di vita bohémien della Parigi di fine Ottocento, ma anche frequentatore assiduo degli spettacoli teatrali e dell’effervescente Moulin Rouge, ha saputo declinare la vitalità, la trasgressione, l’anticonformismo, lo sfacciato anelito alla libertà della sua generazione in molteplici forme sinuose, eleganti e originali. Il teatro, con i suoi giochi di luce di forte contrasto e con le ombre dei personaggi quasi “a sbalzo” sul palcoscenico, diventa la sua metafora artistica e di vita più ricorrente. Applausi o fiasco nell’incognita dell’esistenza si avvicendano senza interruzione… buon motivo per sorseggiare biondo champagne in compagnia di qualche bella signora, prima che cali definitivamente il sipario. L’eterno femminino viene vezzeggiato, idolatrato quasi, dall’occhio innamorato di un artista attratto dalla bellezza del gentil sesso; piume, gonne vaporose, acconciature elaborate, calze, nastri e cappelli non sono semplici accessori, ma incarnano l’essenza stessa della donna, mistero insondabile e sensualità: difficilmente i volti delle sue protagoniste, benché in primo piano, rivelano la loro concretezza e le loro emozioni; rimangono “fantasie”, scia di profumo, granelli di cipria in movimento nel pulviscolo di una feritoia di luce.

Sul pannello di una parete della mostra, una sua frase rispecchia efficacemente la personalità vitale e carismatica: “Siamo brutti, ma la vita è bella.” 


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Il Lucca comics: che spettacolo! Cifre importanti alla chiusura della kermesse nell'edizione 2015

Romano Pesavento
220.000 biglietti venduti in quattro giorni, oltre 700 stand, 582 gli eventi principali realizzati, 28 le aree del centro storico interessate, tutto esaurito nella città e nell’hinterland, milioni di panini venduti e centinaia di mostre, convegni, presentazioni hanno indubbiamente soddisfatto le richieste di collezionisti ed esperti del settore. Ora che il Lucca Comics è finito, la domanda è: cosa aspettarsi dall’edizione 2016? Certo, le dichiarazioni degli organizzatori lasciano auspicare un’annata eccezionale. Infatti, nell’anno che verrà si festeggerà il cinquantesimo anniversario. A questo punto il Comiket di Tokyo è sicuramente, anche se nessuno in sala stampa lo lascia trapelare, uno degli obiettivi principali.      
Primo giorno. La folla riempie strade, piazze, negozi, stand alla ricerca di cimeli, fumetti, giochi, disegnatori. Alle dieci c’è il taglio del nastro d’inaugurazione; malgrado la pioggia, l’allegria è effervescente e colora gli occhi di grandi e piccini. Maschere e personaggi dei comics cominciano a popolare le vie e i quartieri della città. Tante le attrazioni anche per il 2015: dallo stand della Warner Bros a quello della Panini, Bonelli, Disney, Star Wars etc.. Senza dimenticare l’enorme padiglione dei Games. Iniziano le conferenze con i tanti protagonisti presenti alla manifestazione. Il tempo nel pomeriggio si rasserena, facendo sperare per l’indomani il bel tempo.

Secondo giorno. Ai games la fila è interminabile, ma una volta entrati, si rimane veramente sbalorditi. Tantissimi giochi di ogni tipo e per ogni età. Anche per i fumettisti Bonelli la coda è infinita. Per le 150 stampe firmate Claudio Villa, copertinista storico di Tex Willer, occorre aspettare più di due ore e non tutti possono avere la fortuna di riceverla. Allo stand Mondadori, Don Alemanno, ideatore del personaggio Jenus, e molti altri si alternano, scambiando qualche battuta e regalando uno schizzo a tutti coloro che hanno acquistato un loro libro.  Alla Bao Pushing, per tutti e quattro i giorni, si sono alternati Zerocalcare con il suo simpatico armadillo, LRNZ, Vanna Vinci, creatrice del tenero fumetto con protagonista la bambina filosofica, ecc.. Una passeggiata sulle celebri mura di Lucca e all’improvviso tra le varie attrazioni, circondate da gioiosi fan, appaiono Herbi, il maggiolino tutto matto; la storica Batmobile e la macchina di Ritorno al futuro. Alle 17.45 la conferenza del giovane crotonese Vincenzo Filosa che presenta presso l’Auditorium Fondazione Banca del Monte il suo ultimo lavoro Viaggio a Tokyo, pullula di fan ed esperti del settore. Tante le proiezioni dei film nelle sale cinematografiche, c’è solo l’imbarazzo della scelta. E intanto sull’enorme palco Music & cosplay, allestito sul bastione San Donato, si sentono musiche e canzoni dei più famosi Cartoon.
Terzo giorno. È la giornata della grande affluenza. Sin dalle prime ore della mattinata, la città è pullulante di gente: arrivano treni stracarichi di passeggeri, i parcheggi sono stracolmi di auto e d’innumerevoli pullman, la folla si accalca davanti alle biglietterie. Un giro al padiglione Japan, presso il complesso San Francesco, dove tra bamboline giapponesi, fumetti manga e giovani cantanti nipponici è possibile vivere qualche momento immersi nella cultura fumettista asiatica. L’enorme tendone Bandai ed i tanti espositori presenti sono certamente un richiamo fortissimo per tutti gli amanti del genere. Nell’area Performance del padiglione Carducci i più grandi disegnatori si sono sfidati, in tutti e quattro i giorni dell’happening, “a singolar tenzone”, creando opere inedite da mettere all’asta il cui ricavato (12.000 euro) andrà al reparto di pediatria dell’Ospedale San Luca di Lucca e al Dynamo Camp per Dynamo Art Factor. Applausi scroscianti dei circa 400 appassionati alla proiezione in anteprima assoluta all'Auditorium San Francesco del film Censors, primo anime live action realizzato in Italia.

Ultimo giorno. Alle 12.30, tra i teleobiettivi della stampa e gli applausi del pubblico, nell'area palco sul baluardo San Donato, soprannominata la via dei Comics, Mamoru Oshii  (scrittore e regista), Alfredo Castelli (sceneggiatore e scrittore), Milo Manara (autore di fumetti), James O'Barr (autore di fumetti), Tanino Liberatore (autore di fumetti e pittore) e Joe Dever (scrittore ed autore di giochi) hanno lasciato, come ogni anno, le impronte delle proprie mani.. Anche il Lucca Junior, la sezione dedicata ai più piccoli del festival Lucca Comics & Games, fa registrare presenze da capogiro: 1500 bambini e ragazzi delle scuole del territorio. In piazza Bernardini a fianco al padiglione Sanrio Lab, c’è una lunga coda davanti all’ingresso editor del capannone SKY dove i fumettisti Bonelli e Marvel disegnano schizzi per i tanti ammiratori.  

Sotto lo sguardo ironico delle stelle, si chiude il sipario di Lucca comics and games. Per i sognatori di tutto il mondo può partire nuovamente il conto alla rovescia. 




Pubblicato su La Provincia Kr on line (http://www.laprovinciakr.it/cultura-e-spettacoli/il-lucca-comics-che-passione-cifre-importanti-alla-chiusura-della-kermesse-nell-edizione-2015)

martedì 27 ottobre 2015

Musica - Onori e consensi per l'esibizione all'Apollo del trio proposto dal premio Oscar Luis Bacalov

Romano Pesavento

Musica di caratura internazionale con l'avvio del Festival dell'Aurora a Crotone. Ieri sera, nel teatro Apollo, le melodie, i virtuosismi tecnici assai alati, i ritmi cadenzati dell'hot e cool jazz, le risonanze latine dal sapore retrò-romantico di Luiz Enriquez Bacalov, premio Oscar per la miglior colonna sonora nel 1996, di Rita Marcotulli, prima donna a ricevere il David di Donatello per il miglio musicista nel 2011, e di Alberto Pizzo hanno attraversato ogni spazio della sala e saturato l'atmosfera di poesia, eleganza e incanto. Attraverso più generazioni di musicisti straordinari, si è assistito alla celebrazione della musica, quale forma d'arte più completa, l'unica in grado di esprimere l'intimo più profondo del sentimento umano e di arrivare veramente a tutti, indipendentemente dal livello d'istruzione o dal proprio status sociale. 

La concertista Rita Marcotulli, accarezzando, come un'arpa, le corde del suo piano, ha prodotto sonorità ipnotiche, rilassanti, insolite e liquide. Presente e passato della tradizione musicale si sono fusi in un unicum sonoro di grande effetto. 
Alberto Pizzo, con un curriculum degno di menzione d'onore, soprattutto per la sua giovane età, ha espresso tutta la sua frizzante creatività durante la serata, conducendo per mano lo spettatore in sperimentazioni acustiche piuttosto ardite. 
La vivacità e la freschezza degli arrangiamenti hanno dato una veste inedita e innovativa ai grandi classici, Scarlatti e Bach. Bacalov, geniale e generoso compositore, ha anche intrattenuto i presenti, illustrando i pezzi che avrebbe suonato, rievocando scorci della sua, "vecchia", Buenos Aires e manifestando stima per i suoi colleghi più giovani, con estrema semplicità: molto spazio è stato dedicato ai tanghi di Astor Piazzolla e alle colonne sonore dei film celebri del passato. 
In particolare le note nostalgiche de "Il postino" hanno ridestato il ricordo delle poesie di Neruda e della delicata malinconia di Troisi. Alla tenera età di ottantatré anni, il maestro può permettersi esecuzioni non facilissime e di effondere carisma musicale, curiosità e complicità artistica (durante le sonate a tre e a due) veramente rari. 
Gli applausi sono stati scroscianti e prolungati, segno evidente del consenso e dell'apprezzamento pieni del pubblico. Occasioni come queste innalzano la qualità culturale di una comunità. E rendono il mondo un po' più bello. 


Pubblicato sulla testata la Provincia kr:  http://www.laprovinciakr.it/cultura-e-spettacoli/onori-e-consensi-della-critica-per-l-esibizione-all-apollo-del-trio-proposto-dal-premio-oscar-luis-bacalov

lunedì 19 ottobre 2015

Lucca Comics and Games 2015: "Un viaggio a Tokyo" con la graphic novel del fumettista crotonese Vincenzo Filosa


Romano Pesavento

Tutto è pronto anche quest’anno: ancora una volta la fantasia spazzerà via la banalità della routine. Almeno per quattro giorni, dal 29/10 al 02/11. Come sempre, riparte il Lucca Comics and Games, uno dei festival internazionali del fumetto, del cinema d’azione, dell’illustrazione e del gioco più accreditati nel mondo. Grande Puffo e la sua truppa blu, Darth Fener e le sue armate nere , Jack Sparrow, Tex, Joker, Zagor e tanti altri personaggi leggendari stanno per invadere pacificamente le vie signorili della “bomboniera” d’Italia: Lucca.

L’atmosfera lucchese, nei pomeriggi autunnali, con i suoi squarci medievali e le sue mura storiche costituisce lo sfondo naturale più consono per accendere l’immaginazione di grandi e piccini. Se siete così fortunati da trovare il sole, vi scalderanno i colori e i riverberi degli edifici e delle forme circostanti; se c’è foschia o il cielo si ammanta di grigio, le sfumature dark – horror dell’evento s’intensificano e nell’euforia generale, da sbornia collettiva, corre un brivido lungo la schiena. Ogni bar, pizzeria, ristorante si trasforma in un luogo ideale per il “set” di una scenetta d’animazione improvvisata o meno, oppure di un incontro tra fan e simpatizzanti mascherati del genere, i quali, di solito, si prestano assai volentieri ai clic fotografici. Qualcuno è disponibile anche a raccontare l’origine della propria gioiosa follia, che li spinge a ritornare bambini e a rivivere i miti della propria infanzia: spesso lady Oscar è commessa in un call center e ha due figli; Thor deve terminare la tesi e l’Uomo ragno fa l’idraulico. 

L’artista crotonese, promessa emergente tra gli autori della cosiddetta graphic novel italiana, è costantemente alla ricerca di linguaggi iconografici personali; aspetto non ovvio in una realtà globalizzata, piuttosto omologata come quella attuale. L’incubo della pagina bianca non riguarda solo gli scrittori, ma è un tarlo inesorabile anche di chi disegna. Il gesto artistico di riempire un foglio vuoto con immagini, per la maggior parte della gente, non risulta un’impresa ardua: quattro pupazzetti messi lì, a caso; invece disporre gli oggetti negli spazi giusti, al momento opportuno costituisce una vera e propria espressione d’arte, che comporta immaginazione, ma anche sacrificio, esercizio e disciplina mentale. La creatività esige la forma e schemi narrativi ben costruiti. Filosa lo sa bene; ne parla con estrema verità nel suo ultimo album. Le sue strisce sono pensate e calibrate fino allo spasimo. Il tratto nervoso e tagliente raffigura personaggi e ambienti singolari. Qui non si cerca a tutti i costi l’applauso della massa; ma il fil Rouge di un percorso creativo personale, che lo ha spinto fino in Giappone, sulle orme dei suoi maestri: i grandi dei manga. Indubbiamente, la voglia di narrarsi, di conoscere, di esprimersi, di fantasticare sulla realtà al di qua e al di là della semplice tavola ricorda in qualche modo l’avanguardia artistica e l’acida genialità di Paz. Filosa contamina e sperimenta: forme tondeggianti e voluminose si fanno largo quasi con fatica in prospettive, schiacciate, sbilenche e surreali, angolose e respingenti. Oppure, nell’ultima opera pubblicata da Canicola, Viaggio a Tokyo, creature buffe e un po’ smarrite proiettano il loro sguardo attonito su un mondo enigmaticamente metropolitano. Il protagonista, forse una proiezione autobiografica, cerca se stesso nell’infinito caos della vita. Come succede a tutti noi. A Tokyo, come a Crotone.   

domenica 27 settembre 2015

Arte in Italia - I colori magici del maestro Mario Puccini, il Van Gogh italiano, in mostra al Palazzo Mediceo di Seravezza

Romano Pesavento

Fino al due novembre è possibile visitare presso il Palazzo Mediceo di Seravezza la mostra incentrata su  Mario Puccini, intitolata “La passione del colore da Fattori al Novecento”; attraverso l’esposizione, si intende ripercorrere l’intera carriera artistica del pittore: i maestri, gli amici, i periodi di sconforto, di malessere.
Procedendo dall’influenza dei macchiaioli dei primi esordi, fino agli stilemi più aggressivi dell’ultimo periodo, le opere all’interno del percorso, tutte di gran pregio, sono state selezionate con lungimiranza e sensibilità raffinata dagli organizzatori, con l’intento di proporre agli astanti tele di notevole rilievo, magari poco valorizzate e conosciute dal grande pubblico.
Tale felice intuizione ha riportato alla ribalta, dopo anni di immotivato silenzio, la figura e la personalità ecclettica, tormentata e geniale di Mario Puccini, la cui evoluzione iconografica viene testimoniata attraverso una variegata serie di quadri: autoritratti, paesaggi, scorci urbani e nature morte; tutte tappe di una continua ricerca espressiva personale molto meticolosa. Influenzato da Fattori e contemporaneo di Modì non ha conosciuto in vita il successo e la fama dei suoi maestri conterranei. Immeritatamente.

In realtà nelle sue opere troviamo, invece, molteplici spunti interessanti e soluzioni formali di grande originalità e di rara potenza evocativa: la malinconia degli sguardi assorti delle figure femminili o dei bambini e, ancora, lo scintillio febbrile degli autoritratti denotano una forte predisposizione per introspezione e per l’empatia, tipiche di uno spirito fragile, ma sensibile. L’occhio del pittore, anche quando appare concentrato sulla luce o sulle chiazze tonali stridenti, da iconoclasta, cerca sempre  “l’anima” degli oggetti ritratti, l’interiorità; ne cattura l’essenza e, molto spesso, sembra ritrovarvisi .
I paesaggi evanescenti e le luminose marine, quasi fluttuanti negli intensi  cromatismi, contrassegnati da prospettive spesso insolite, rivelano un certo debito nei confronti dell’impressionismo francese; ma, in alcune interpretazioni selvagge e repentine del colore, sono quasi ravvisabili sprazzi di Espressionismo.    
Sofferenza, ingegno, follia si concentrano in una pennellata vibrante e cromaticamente pregnante. Al primo impatto, alcuni  stridenti contrasti tra forme, sfumature e tinte, caratteristiche dell’ultima fase artistica di Puccini, rivelano un’inquietudine esistenziale profonda, simile ai “furori” pittorici di Van Gogh; tuttavia, osservando con maggiore attenzione le opere, dolcezza profonda, schiva delicatezza, rarefatta immobilità sono le percezioni che rimangono più a lungo nell’osservatore, proprio  come accade nelle note finali di un bouquet. E a volte ne costituiscono la cifra distintiva e l’essenza più schietta.

Pubblicato su La Provincia Kr on line



Riforma Buona Scuola 6 - Nota al MIUR su costituzione classe di concorso Diritti Umani

Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina Diritti umani comunica di aver inviato, per tramite del prof. Alessio Parente responsabile dell’ufficio legale, al MIUR una proposta di modifica alla bozza del DPR sull’accorpamento delle classi di concorso – richiesta di partecipazione ex art. 9 legge 241/1990.

Nella nota, dopo aver evidenziato una mancanza attinente alla creazione delle nuove classi di concorso, in quanto non si tiene conto della consolidata affermazione della disciplina “Diritti Umani – Materia alternativa alla Religione”, si chiede di apportare una modifica alla tabella delle classi di concorso che potrebbe realizzarsi attraverso una delle seguenti alternative:
1.       inserendo la disciplina “Diritti Umani” tra le materie che il docente della classe A019 potrà insegnare in ogni scuola di ordine e grado (occorrerà apportare una modifica alla colonna 7 della tabella originaria);

2.       costituendo un’autonoma classe di concorso “Diritti Umani-materia alternativa”.

Il Coordinamento ha chiesto al MIUR di provvedere al più presto alla modifica, in quanto funzionale alla stabilizzazione e regolarizzazione giuridica dei precari dell’A019 e, soprattutto, conforme alle raccomandazioni europee in materia educativa.

Prof. Romano Pesavento
Presidente Coordinamento nazionale
dei docenti della disciplina dei diritti umani

Riforma Buona Scuola 5 - Tutti assunti!!!

Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani precisa che, analizzando i dati del Miur (attestanti un sistema scolastico composto da 5.782 scuole del primo ciclo e da 2.862 istituti secondari di secondo grado), tenendo conto dell’elevata attualità che la disciplina dei Diritti umani riveste nel panorama internazionale, considerando un minimo ipotetico di un’unità d’insegnamento disciplinare per scuola e la risposta del MIUR che individua quale classe di riferimento per la copertura dei nuovi posti da istituire, proprio la classe di concorso A019 – Discipline giuridiche ed economiche, l’intero fabbisogno necessario sarebbe coperto dalle domande di coloro che hanno partecipato per la suddetta classe di concorso al piano d’assunzione (circa 5400 domande).

Aspettiamo fiduciosi l’intervento del MIUR e dell’intero personale educativo e non (Sindacati, Associazioni dei dirigenti scolastici) per far finalmente avviare il percorso didattico dei Diritti Umani in modo più stabile, serio e concreto.

prof. Romano Pesavento
presidente Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani 

Riforma Buona Scuola 4 - Appello ai Sindacati, RSU e Associazioni dei Dirigenti scolastici

In riferimento alla risposta data dal MIUR, sulla possibilità di utilizzare, nell’ambito dell’esecuzione del piano di assunzione fase C, previsto ex legge 107/2015 e dal DDG 767/2015 d’assunzione, il contingente esistente nella classe A019 - discipline giuridiche ed economiche, per il potenziamento dell’educazione ai diritti umani negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani ha chiesto ai dirigenti scolastici e ai collegi dei docenti di voler prevedere in ogni scuola nell’ambito del proprio PTOF (Piano triennale dell’offerta formativa) un’unità di potenziamento nella classe A019 - discipline giuridiche ed economiche, da adibire all’insegnamento dei diritti umani.
A tal proposito, Il Coordinamento si rivolge a tutte le sigle sindacali, perché possano interessare le istituzioni di riferimento, al fine di organizzare eventi, a livello nazionale, regionale e territoriale, (incontro con MIUR, assemblee sindacali, sensibilizzazione delle RSU e dei propri iscritti al fine di presentare all’interno dei collegi docenti formale richiesta di inserimento nel PTOF dei Diritti umani etc.) atti al raggiungimento del successo dell'iniziativa, la cui importanza, per il futuro di tanti precari e per la divulgazione di principi umanitari fondamentali, risulta inconfutabile.
Indipendentemente dalle divergenze relative ad alcuni contenuti della Buona Scuola, che sono state (e sono) causa di forte attrito con il Governo, in un momento storico – economico così difficile come quello attuale, non si può far sfumare l’opportunità di immettere in ruolo personale scolastico altamente specializzato, creando nuovi posti, funzionali, per un competitivo sistema scolastico, e così consentendo, a tutti coloro che abbiano prodotto regolare domanda, la tanto agognata stabilizzazione e l’ingresso definitivo nel mondo del lavoro, soprattutto dopo parecchi anni di attesa, sacrifici e, spesso, trasferimenti dalla propria sede di residenza.
In conclusione, il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani si appella a tutte le organizzazioni sindacali, per un più incisivo spirito collaborativo, che dovrebbe animare tutte le componenti in causa, allo scopo di superare ogni forma di conflitto in atto e approdare a un felice esito per tutti i lavoratori precari.


prof. Romano Pesavento
presidente Coordinamento nazionale dei
docenti della disciplina dei diritti umani

domenica 13 settembre 2015

Riforma Buona Scuola 3- In vista della Fase C del piano assunzione della Buona Scuola, appello ai dirigenti, docenti di ogni istituto scolastico

In riferimento alla risposta data dal MIUR, sulla possibilità di utilizzare, nell’ambito dell’esecuzione del piano di assunzione fase C, previsto ex legge 107/2015 e dal DDG 767/2015 d’assunzione, il contingente esistente nella classe A019 - discipline giuridiche ed economiche, per il potenziamento dell’educazione ai diritti umani negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani chiede ai dirigenti scolastici e ai collegi dei docenti di voler prevedere in ogni scuola nell’ambito del proprio PTOF (Piano triennale dell’offerta formativa) un’unità di potenziamento nella classe A019 - discipline giuridiche ed economiche, da adibire all’insegnamento dei diritti umani.
Tale intervento permetterebbe finalmente la meritata stabilizzazione di personale altamente specializzato, finora criminalmente penalizzato da riforme scolastiche dissennate, volte a ridimensionare drasticamente la presenza delle discipline giuridiche ed economiche negli istituti per motivi meramente economici.
Inoltre, mediante la Risoluzione 59/113 del 10 dicembre 2004, l’Assemblea Generale dell’ONU ha istituito il PROGRAMMA MONDIALE PER L’EDUCAZIONE AI DIRITTI UMANI.
Attualmente il Programma è giunto alla sua seconda fase  (2010/2014) di realizzazione, che si propone l’insegnamento dei diritti umani per l’istruzione superiore e l’avvio di percorsi di formazione in servizio, riservati agli insegnanti, agli educatori, ai funzionari pubblici.
Ricordiamo che oggi la materia alternativa è normata in Italia dalla legge 25 marzo 1985, numero 121 e dalla nota emessa dal MEF n. 26482 del 7 marzo 2011. La nota segnala che l’insegnamento delle attività alternative “costituiscono un servizio strutturale obbligatorio”.
In conclusione, unendo le forze di tutte le componenti della scuola (dirigenti, docenti, personale ATA), è possibile raggiungere obiettivi che costituiscono traguardi fondamentali e improrogabili  per un paese civile. Abbiamo la possibilità di farci sentire e di essere ascoltati: la riforma offre margini di flessibilità tali da consentire, una volta per tutte,  l’ingresso di risorse umane necessarie per innovare la didattica e adeguarci agli standard europei /ONU.
Il Coordinamento nazionale seguirà la vicenda con attenzione, proponendo a breve nuove iniziative, con l’intento di vedere al più presto concretizzate le indicazioni previste dal MIUR.

Prof. Romano Pesavento
presidente Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani

Il nostro comunicato è stato pubblicato dalle testate:
1) Orizzonte Scuola (http://www.orizzontescuola.it/news/si-chiede-ai-dirigenti-scolastici-prevedere-nel-ptof-unit-insegnamento-classe-a019);
2) PALERMOTODAY (http://www.palermotoday.it/cronaca/assunzioni-la-buona-scuola-coordinamento-docenti-diritti-umani.html);
3) TRIESTEPRIMA
4) La Tecnica della Scuola (http://www.tecnicadellascuola.it/item/13868-a-scuola-per-studiare-i-diritti-umani.html?fb_action_ids=10207662444150042&fb_action_types=og.recommends);
5) VENEZIATODAY  (http://www.veneziatoday.it/politica/in-vista-della-fase-c-del-piano-assunzione-della-buona-scuola-appello-ai-dirigenti-docenti-di-venezia-e-provincia-2558805.html);
6) FORLìTODAY (http://www.forlitoday.it/cronaca/in-vista-della-fase-c-del-piano-assunzione-della-buona-scuola-appello-ai-dirigenti-docenti-di-forli-e-provincia-2558967.html), 
7) RAVENNATODAY (http://www.ravennatoday.it/cronaca/in-vista-della-fase-c-del-piano-assunzione-della-buona-scuola-appello-ai-dirigenti-docenti-di-ravenna-e-provincia-2559018.html); 
14) SASSILIVE (http://www.sassilive.it/economia/lavoro/piano-assunzione-buona-scuola-appello-ai-dirigenti-e-docenti-di-matera-e-provincia/);
15) CANALESICILIA (http://www.canalesicilia.it/diritti-umani-il-miur-ha-detto-si-alle-assegnazioni/);
16) PADOVAOGGI (http://www.padovaoggi.it/cronaca/assunzioni-la-buona-scuola-coordinamento-docenti-diritti-umani.html);
17) 
Gilda di Cuneo (http://www.gildacuneo.it/2015/09/assunzioni-si-al-potenziamento-della-a019-risposta-del-miur/);
18) Gilda di Venezia (http://www.gildavenezia.it/fase-c-tutti-assunti-per-la-gilda-no-per-il-miur-si-ecco-come/);
19) SALERNOTODAY (http://www.salernotoday.it/piano-assunzione-della-buona-scuola-appello-ai-dirigenti-docenti-di-salerno-e-provincia-2558796.html);
20) TREVISOTODAY (http://www.trevisotoday.it/cronaca/fase-c-piano-assunzione-buona-scuola-appello-dirigenti-docenti-treviso-2015.html);
21)  Targatocn, testata della provincia di Cuneo, Alba e Bra (http://www.targatocn.it/2015/09/13/leggi-notizia/argomenti/scuole-e-corsi/articolo/il-coordinamento-nazionale-dei-docenti-di-diritti-umani-chiede-piu-spazio-alle-scuole-della-grand.html?fb_action_ids=10207675095586320&fb_action_types=og.recommends);
22) Savona news (http://www.savonanews.it/2015/09/13/leggi-notizia/argomenti/attualit/articolo/in-vista-della-fase-c-del-piano-assunzione-della-buona-scuola-appello-ai-dirigenti-docenti-di-sav.html?fb_action_ids=10207676315416815&fb_action_types=og.recommends);
23) LECCEPRIMA (http://www.lecceprima.it/politica/in-vista-della-fase-c-del-piano-assunzione-della-buona-scuola-appello-ai-dirigenti-docenti-di-lecce-e-provincia-2558788.html);
24) SICILIAJOURNAL (http://www.siciliajournal.it/la-buona-scuola-potenziare-nella-fase-c-leducazione-ai-diritti-umani/);
25) Sanremo news (http://www.sanremonews.it/leggi-notizia/argomenti/sanremo-arma-taggia-ospedaletti/articolo/in-vista-della-fase-c-del-piano-assunzione-della-buona-scuola-appello-ai-dirigenti-docenti-di-ogni.html?fb_action_ids=10207677093156258&fb_action_types=og.recommends);
26)Radio Savona Sound News (RSVN.it) (http://www.rsvn.it/in-vista-del-piano-c-appello-per-la-stabilizzazione-dei-docenti.lits4c62183.htm#.VfXPyJdtrN4.facebook);
27) FIRENZETODAY (http://www.firenzetoday.it/cronaca/appello-piano-assunzione-buona-scuola-dirigenti-docenti.html)
28) BOLOGNATODAY (http://www.bolognatoday.it/cronaca/in-vista-della-fase-c-del-piano-assunzione-della-buona-scuola-appello-ai-dirigenti-docenti-di-bologna-e-provincia-2558829.html)
29) NOVARATODAY (http://www.novaratoday.it/cronaca/fase-c-piano-assunzione-buona-scuola-appello-dirigenti-docenti-novara-provincia.html)
32) E tante altre....

Riforma Buona Scuola 2- Risposta del MIUR alla nostra proposta su utilizzo classe di concorso A019 - discipline giuridiche ed economiche nella fase C del piano d'assunzione

Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani rende noto che, sulla base della richiesta inviata qualche giorno fa  al MIUR, inerente la possibilità di utilizzare, nell’ambito dell’esecuzione del piano di assunzione fase C, previsto ex legge 107/2015 e dal DDG 767/2015 d’assunzione, il contingente esistente nella classe A019 - discipline giuridiche ed economiche, per il potenziamento dell’educazione ai diritti umani negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, c’è giunta in data odierna risposta da parte del dott. Giuseppe Bonelli, MIUR- DG Personale della scuola, in cui “si rappresenta che quanto da voi auspicato troverà sicuramente riscontro nella determinazione del fabbisogno dell’organico dell’autonomia da parte delle istituzioni scolastiche e nella definizione dello stesso da parte dei nostri uffici scolastici regionali secondo quanto previsto dalla legge 107/15.”
Nella comunicazione fatta si ribadisce infatti che “E’ infatti prevista un’apposita area corrispondente alle lettere d, e ed l del comma 7 della legge 107 (quello che appunto definisce le aree di intervento dell’organico dell’autonomia) attraverso la quale le scuole potranno chiedere l’assegnazione di docenti di diritto (presenti in buon numero tra quanti hanno fatto domanda di assunzione)”.
In conclusione nella nota si sottolinea che “l’insegnamento alternativo alla religione cattolica prevede prevalentemente un programma relativo ai diritti umani e la possibilità, per le scuole che lo attivano, di avvalersi, in assenza di disponibilità interne,  di personale a tempo determinato della classe A019”.
                                                                                                

                                                                                                      Prof. Romano Pesavento
                                                                                                      Presidente Coordinamento nazionale
                                                                                            dei docenti della disciplina dei diritti umani

Il nostro comunicato è stato pubblicato dalle testate:
1) Orizzonte Scuola (http://www.orizzontescuola.it/news/assunzioni-s-al-potenziamento-della-a019-risposta-del-miur);
2) TORINOTODAY
3) TRIESTEPRIMA 
4) SALERNOTODAY 
5) Legnanonews (http://www.legnanonews.com/news/20/51441/l_educazione_ai_diritti_umani_negli_istituti_scolastici#.VfEsgc3Tgfw.facebook);
6) La Tecnica della Scuola (http://www.tecnicadellascuola.it/item/13828-risposta-del-miur-alla-proposta-su-utilizzo-classe-di-concorso-a019.html?fb_action_ids=10207646293906296&fb_action_types=og.recommends)
7) LECCEPRIMA.IT (http://www.lecceprima.it/risposta-del-miur-alla-nostra-proposta-su-utilizzo-classe-di-concorso-a019-discipline-giuridiche-ed-economiche-nella-fase-c-del-piano-d-assunzione-2556163.html)
8) BOLOGNATODAY 
9) la Provincia kr (http://www.laprovinciakr.it/attualita/diritti-umani-in-alternativa-alla-religione-cattolica-nelle-scuole-il-miur-dice-si-ma-dipende-dagli-istituti);
10)  MILANOTODAY.IT (http://www.milanotoday.it/eventi/risposta-miur-al-coordinamento-nazionale-dei-docenti.html);
11) Il Resto del Gargano (http://www.ilrestodelgargano.it/attualita/2015/09/news/diritti-umani-in-alternativa-alla-religione-nelle-scuole-il-miur-si-ma-dipende-dagli-istituti-7405.html/);
12) E tante altre...


sabato 5 settembre 2015

Riforma Buona Scuola 1- La proposta del Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani

                                                           

Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani ha inviato al MIUR una richiesta d’incontro per discutere sulla possibilità di utilizzare, nell'ambito dell’esecuzione del piano di assunzione fase C, previsto ex legge 107/2015 e dal DDG 767/2015 d’assunzione, il contingente esistente nella classe A019 - discipline giuridiche ed economiche, per il potenziamento dell’educazione ai diritti umani negli istituti scolastici di ogni ordine e grado.
Lo scopo è quello di dotare ogni scuola italiana di personale preparato e competente sui temi di tale disciplina, che, in realtà, esulano da ciò che può essere una conoscenza didattica strettamente settoriale, ma diventano, invece, strumento di accesso e di comprensione globale della realtà, per i futuri cittadini di una società moderna, multietnica, evoluta e in continua trasformazione.
Considerato che, con la raccomandazione allegata alla Buona scuola, il Governo, nella persona della
Ministra Stefania Giannini, si è impegnato a garantire che “venga assicurata ad ogni scuola la presenza di un docente di Discipline giuridiche ed economiche (classe concorso A019)”, ribadendo che “nell'ambito dell’alternanza scuola-lavoro, anche in riferimento alla sicurezza nei luoghi di lavoro, la specificità dell’insegnamento del Diritto e dell’Economia politica diviene veicolo essenziale per realizzare quel basilare percorso di orientamento dello studente verso l’attività lavorativa dalla quale dipende la qualità del suo futuro”, diventa necessario educare in senso lato le nuove generazioni all'alterità e al rispetto della diversità. Solo in tale maniera, l’Italia si posizionerebbe nel panorama europeo come uno stato pioniere in un ambito particolarmente delicato e nevralgico, soprattutto, riflettendo sulla posizione geografica della nostra nazione e su come già il Governo abbia fatto tanto in riferimento all'accoglienza dei migranti.
Risulta, quindi, fondamentale oggi informare i giovani su simili argomenti, in modo da poter formare
cittadini competenti e solidali in un mondo in rapida espansione.
A tal proposito, si potrebbero utilizzare in modo costruttivo le risorse umane presenti nella classe di
concorso A019, per avviare una serie di percorsi, progetti, attività istituzionali con “contenuti antidiscriminatori ed antiviolenza”, al il fine di modernizzare autenticamente la scuola italiana.

prof. Romano Pesavento
presidente Coordinamento Nazionale

Il nostro comunicato è stato pubblicato dalle testate:
1) Orizzonte Scuola (http://www.orizzontescuola.it/news/fase-c-assunzioni-insegnanti-a019-potrebbero-potenziare-educazione-ai-diritti-umane-nelle-scuol)
2) Padania.org (http://www.padania.org/padania/giovani-e-lavoro/606540-potenziamento-educazione-diritti-umani-nota-al-miur-coord-naz-docenti.html) 
3) STATOQUOTIDIANO.IT (http://www.statoquotidiano.it/05/09/2015/potenziamento-educazione-diritti-umani-nota-al-miur-coord-nazionale-docenti/373038/);
4) LEGANONEWS.IT (http://www.legnanonews.com/news/20/51295/l_educazione_ai_diritti_umani_negli_istituti_scolastici);
5) CN24 (http://www.cn24tv.it/news/118998/assunzioni-scolastiche-coordinamento-docenti-invia-richiesta-d-incontro-al-miur.html?fb_action_ids=10207615849305200&fb_action_types=og.recommends)
7) CANALESICILIA.IT ( http://www.canalesicilia.it/potenziare-leducazione-ai-diritti-umani-in-ogni-scuola/)
8) NOVARATODAY.IT (http://www.novaratoday.it/cronaca/diritti-umani-riforma-buona-scuola-2552271.html);
9) BOLOGNATODAY.IT (http://www.bolognatoday.it/cronaca/diritti-umani-riforma-buona-scuola-2552295.html);
10) VICENZATODAY.IT (http://www.vicenzatoday.it/cronaca/diritti-umani-riforma-buona-scuola-2552313.html);
11) TRENTOTODAY.IT (http://www.trentotoday.it/cronaca/diritti-umani-riforma-buona-scuola-trento.html);
12) Partecipazione a trasmissione televisiva FOCUS Calabria sulla rete RTC giorno 09/09 alle ore 09;
13) LECCEPRIMATV.IT (http://www.lecceprima.it/politica/diritti-umani-e-piano-straordinario-assunzione-buona-scuola-2552557.html);
14) MILANOTODAY.IT (http://www.milanotoday.it/diritti-umani-piano-straordinario-assunzione-buona-scuola.html);
15) TRIESTEPRIMA.IT (http://www.triesteprima.it/diritti-umani-riforma-buona-scuola-2552253.html);
16) SALERNOTODAY.IT (http://www.salernotoday.it/politica/diritti-umani-e-la-proposta-per-la-ministra-giannini-2552625.html);
17) AGRIGENTONOTIZIE.IT (http://www.agrigentonotizie.it/cronaca/diritti-umani-riforma-buona-scuola-2552532.html);
18)La Provincia Kr  (http://www.laprovinciakr.it/primo-piano/assumere-nuovi-docenti-per-potenziare-l-educazione-ai-diritti-umani-negli-istituti-scolastici-italiani);
19) BRESCIATODAY.IT (http://www.bresciatoday.it/politica/diritti-umani-riforma-buona-scuola.html);
20) TORINODAY.IT (http://www.torinotoday.it/cronaca/diritti-umani-riforma-buona-scuola.html);
21) E tante altre....