giovedì 16 aprile 2009

Crotone&Economia 7

Infrastrutture e scelte aziendali: ne parliamo con Alfonsina Iona dell’UNICAL


Se le infrastrutture migliorano, cambiano le decisioni sugli investimenti delle aziende
!


di Romano Pesavento

Gran parte delle regioni meridionale italiane ed europee, oltre ad avere alti tassi di disoccupazione ed una carente e inefficiente dotazione di infrastrutture, presentano un bassissimo tasso di specializzazione e di innovazione aziendale che certo non favoriscono la competitività sui mercati nazionali ed esteri.
In Italia, alle soglie del 2007, si continua sempre più a rafforzare una struttura fortemente dualistica (Nord-Sud).
Questa settimana abbiamo voluto, quindi, affrontare un tema interessante ma al tempo stesso difficile, facciamo riferimento agli effetti spillover delle infrastrutture pubbliche sulle decisioni di investimento in Italia. Tale argomento è stato affrontato per capire quali effetti nei meccanismi di scelta all’interno degli investimenti aziendali possono innescare interventi seri sulle infrastrutture. Naturalmente abbiamo voluto scegliere questo argomento anche perché molto vicino alle problematiche che il nostro territorio vive. Per fare ciò ci siamo rivolti alla dott.ssa dott.ssa Alfonsina Iona dell’UNICAL che gentilmente oltre ad averci fornito indicazioni e informazioni in merito all’argomento ci ha illustrato i risultati di una sua ricerca.
D: Ci potete fornire qualche notizia circa lo stato attuale degli studi sugli effetti degli investimenti pubblici sulle attività economiche?
R: Fin dagli studi proposti da Aschauer (1989, 1990) e Barro (1990), gli effetti degli investimenti pubblici sull’attività economica sono stati al centro dell’attenzione degli studiosi. Nonostante diversi approcci teorici suggeriscano che cambiamenti nella quantità e nella qualità di infrastrutture pubbliche abbia effetti positivi su diversi indicatori dell’attività economica, non si dispone di esercizi empirici che forniscano risultati univoci (Morrison and Schwartz, 1996; Bergstrom, 1998, vs Alesina, Ardagna, Perotti and Schiantarelli, 2002).
A nostro avviso, uno dei problemi fondamentali che ci si trova ad affrontare è la costruzione di modelli teorici che siano in grado di produrre forme ridotte che contengano variabili che siano sia misurabili, sia in grado di cogliere gli effetti di spillover. Il nostro lavoro si è concentrato su questa tema: cerchiamo di cogliere effetti diretti e di spillover delle infrastrutture pubbliche sulle decisioni di investimento private delle imprese.
A tal fine, abbiamo sviluppato un modello di equilibrio parziale, in cui il valore dell’impresa è una funzione del livello delle infrastrutture della regione in cui l’impresa stessa opera.
Questo ci ha consentito di modellare direttamente gli effetti di spillover dell’investimento pubblico sull’investimento privato. L’idea fondamentale è stata quella che, se il livello di infrastrutture cambia, e se le imprese percepiscono questo cambiamento come permanente, il valore dell’impresa cambia. Conseguentemente, le decisioni di investimento devono cambiare. Il modello che abbiamo proposto ci ha consentito di individuare i canali attraverso cui le infrastrutture influenzano le decisioni di investimento. A sua volta, questo ci ha consentito di misurare sia gli effetti diretti che gli effetti di spillover delle infrastrutture pubbliche sugli investimenti privati. Inoltre, abbiamo derivato direttamente dal modello una serie di ipotesi teoriche che abbia sottoposto a verifica empirica utilizzando un campione di 1097 imprese italiane per un periodo che va dal 1995 al 2000.
D: Quale relazione esiste con le tematiche esistenti?
R: In generale, la letteratura sugli effetti di spillover tende a concentrarsi su regioni, settori economici e paesi. Spesso si studiano gli effetti della dotazione infrastrutturale di una regione o di un paese sui livelli o tassi di crescita del prodotto interno lordo o della produttività per addetto della regione o del paese medesimo, o di una regione o paese adiacente.
Quindi, nella letteratura, gli effetti di spillover sono pensati tra regioni, settori economici o paesi. Nei nostri frameworks è stato difficile analizzare gli effetti delle infrastrutture pubbliche presenti in una area sul comportamento dei settori e delle imprese localizzate nella stessa area.
Malgrado ciò è risultato interessante osservare come il policy maker rispondeva alle seguenti domande: esistono effetti di spillover del capitale pubblico sull’investimento privato delle imprese? Sono differenti a seconda delle caratteristiche specifiche delle imprese o dei settori economici? Sono diversi a seconda del livello di sviluppo di una economia?
L’analisi che abbiamo proposto è quindi relativamente nuova, e ci ha consentito di legare una serie di filoni teorici che si sono sviluppati in parte in maniera indipendente, e che crediamo essere di notevole aiuto per il responsabile di politica economica:
Il primo fa riferimento al capitale pubblico e agli investimenti a livello di impresa (vincoli finanziari); Il secondo al capitale pubblico, all’industrializzazione e alla convergenza regionale (l’Italia è un caso principe di dualismo economico); l’ultimo si collega al capitale pubblico e alla performance relativa dei settori di attività (elasticità relativa delle performances settoriali al capitale pubblico).
D: Quali sono stati i principali risultati empirici che avete ottenuto con l’applicazione del vostro modello?
R: Cinque sono stati i principali risultati a cui siamo pervenuti con il nostro modello. Il primo ci dice che l’investimento pubblico riduce l’impatto delle imperfezioni del mercato italiano dei capitali sulle decisioni di investimento, attraverso un effetto indiretto sul valore dell’impresa, aumentando la capacità
di investimento delle imprese.
Il secondo è che questo effetto è dovuto alla spesa in infrastrutture core. La spesa residua in infrastrutture aumenta la sensibilità dell’investimento ai flussi di cassa, probabilmente perchè è legato a una più alta tassazione; Il terzo risultato è che si trovano tracce di un effetto diretto e positivo della spesa per infrastrutture core, oltre che attraverso spillover.
Questo suggerisce che questi investimenti vengono recepiti come complementari dalle imprese, piuttosto che sostitutivi; Per quanto riguarda, invece, il quarto aspetto siamo riusciti a dimostrare che l’investimento pubblico riduce il costo di aggiustamento delle imprese. Come per il caso dei flussi di cassa, questo effetto sembra dovuto alla spesa per infrastrutture core; Con il quinto ed ultimo risultato possiamo dire che l’investimento pubblico riduce l’impatto dei ricavi e delle vendite sull’investimento pubblico. Di nuovo, questo effetto sembra dovuto alla spesa per infrastrutture core.
-------------------------------------------------------------------------------------------------

Pubblicato su La Provincia KR, settimanale di informazione e cultura, Anno XIII n. 18 del 29/04/2006

Nessun commento:

Posta un commento