martedì 28 aprile 2009

Crotone&Politica 1

Breve riflessione sull’attuale condizione politica del PD


di Romano Pesavento

Si avvicina, inesorabilmente, il giorno delle elezioni provinciali ed il PD è sempre più prigioniero dei vecchi baroni della politica. Nessun cavallo di razza, ma solo tanti ronzini in giro; anche quest’ultimi, prossimi ad un macello oramai imminente. Nessun ombra di novità, quindi, aleggia nei corridoi delle tante “micro” sedi di partito. A sentire l’elevata/bassa eloquenza dei discorsi dei “grandi saggi”, si direbbe che ognuno sia portatore di una verità assoluta, ahinoi, troppo distante dalle problematiche reali della società crotonese. La verità, naturalmente, giace tra le rovine; il tempo sembra aver estenuato la voglia di cambiamento, che, con entusiasmo, si prospettava all’orizzonte. Troppi soldi gettati nel mare del clientelismo, troppa rabbia seppellita tra le mura di un palazzo di regime in cui la normalità stenta ad entrare. Si cercano nomi da sottoporre alle rigide procedure dello statuto di partito per risolvere i tanti problemi nascosti tra le zone buie dei veti sospensivi. Tanti caimani sull’uscio di una carcassa ormai sbranata e in brandelli. Qualcuno osa ricordarsi dei giovani, ma è solo qualche perduta nostalgia; d'altronde, sappiamo bene quanto tale categoria risulti essere amatissima e riveritissima soltanto in occasione di campagna elettorale. In questi anni, nonostante tutto, si è sempre più assistito esclusivamente ad un osceno banchetto: spremuti come limoni e sfruttati con contrattini – capestro, che, spesso, non garantiscono o tutelano neanche i diritti più basilari del lavoratore, torme di “giovani” diventano vecchi; i vecchi, invece, sembrano sfidare l’eternità.
Il potere logora chi non ce l’ha. A volte, però, è anche vero il contrario. Così ci si arrocca nelle stanze dei bottoni, ricchi di quella borghese agiatezza, tanto stigmatizzata in passato, ed ora difesa con il pugnale tra i denti. I vestiti griffati e le auto di lusso raccontano una storia lontana dalle lotte per la sopravvivenza che tanti crotonesi conoscono assai bene. Tutti offendono tutti; le promesse si svelano menzogne; le alleanze traballano; il veleno, come pregiato vino d’annata, si mesce abbondantemente in “gentilizi” bicchieri ai quali, prima o poi, tutti accosteranno le labbra. Chi sarà l’eletto degli eletti? Prosit!
Pubblicato su La Provincia KR, settimanale di informazione e cultura, Anno XVI n. 12 del 27/03/2009

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