Viaggio lungo la tratta ferrata Catanzaro lido - Sibari: alla scoperta dell’isola che non c’è
di Romano Pesavento
A questo punto, prima di avviarci alle conclusioni di questo viaggio ed esaminare le ultime due stazioni (Thurio e Sibari), occorre fare alcune brevi riflessioni, sapendo ed accogliendo, inoltre, con grande entusiasmo l’iniziativa sulla rete ferroviaria ionica promossa, giorno 31 luglio, presso la Provincia di Crotone. In tale occasione, infatti, è stato presentato dal Cisut il “Piano di sviluppo del sistema del trasporto ferroviario provinciale”, documento che attraverso un’analisi tecnica del tracciato ferroviario Catanzaro-Sibari propone la realizzazione dell’elettrificazione della rete e l’adeguamento delle stazioni. Detto questo vogliamo sottolineare e rafforzare quanto già delineato in parte nel piano di sviluppo. Difatti, la necessità di studiare le problematiche collegate agli standards ed alle funzioni inerenti ai possibili centri di interscambio
La seconda, più inerente al tema delle stazioni ferroviarie e che discende dalla prima, è relativa al diverso ruolo urbano e trasportistico che oggi rivestono le stazioni ferroviarie. L’intervento sulle aree ferroviarie è oggi intervento di riuso urbano che deve investire perlomeno tre figure professionali: l’ingegnere, l’architetto, l’urbanista.
Fatte queste considerazioni passiamo ad analizzare le ultime due stazioni. Per quanto riguarda la stazione di Thurio è situata tra Cortigiano e Sibari. La sua precisa posizione, P.B.c.a.n.13 km 128+173, sulla rete ferroviaria è segnalata da un cartello posto a fianco all’ingresso dell’ex-ufficio movimento. L’impianto è disabilitato. La mancanza delle tabelle orarie di arrivo e partenza dei treni, l’erba alta sul piazzale e tutt’intorno agli ex-alloggi, l’abbandono dell’edificio principale, con porte e finestre blindate, ne sono un’importante conferma.
Inoltre, è possibile osservare nel piccolo piazzale antistante la stazione un’auto di colore scuro distrutta. Tuttavia il sistema di lampade notturne posto intorno alla costruzione funziona e rende l’ambiente sufficientemente illuminato. Sul lato destro c’è un edificio a due piani ormai abbandonato: un tempo ospitava alloggi per i ferrovieri. La pensilina non presenta atti di vandalismo. I binari presenti sono due con lunghezza pari a 510 metri. Dalla pianta si può costatare che la struttura ospitava i seguenti locali: magazzino (loc. 1); centralina (loc. 2); sala relè (loc. 3); dirigente movimento (loc. 4); lampisteria (loc. 5); wc (loc. 6). Non essendo
Non essendoci nient’altro da osservare mi reco verso l’ultima stazione: Sibari. L’impianto è, oggi, in fase di ristrutturazione. Da quello che è stato possibile sapere la struttura sarà dotata in futuro di otto binari centralizzati elettrificati. Per quanto riguarda i s
Concludendo il nostro viaggio vogliamo ribadire e ne siamo convinti che la crescita di un territorio dipende dalla dotazione di infrastrutture che qual territorio ha, quindi abbellire le stazioni, incentivarne l’uso e creare un potenziamento della rete ferrata può solo essere l’inizio di un nuovo percorso di sviluppo.
-------------------------------------------------------------------------------------------------
Pubblicato su La Provincia KR, settimanale di informazione e cultura, Anno XIII n. 31 del 04/08/2006
Nessun commento:
Posta un commento