giovedì 16 ottobre 2014

Loiano e l'equinozio di primavera

Caro Diario 36



Romano Pesavento

23 marzo. Da qualche giorno siamo entrati nell’equinozio di primavera. In paese la natura sta ricoprendo di colori saturi ogni vicolo, stradina e balcone. 
Il verde elettrico degli alberi di fronte alla chiesa dei Santi Giacomo e Margherita amplifica di gioia le urla festanti dei bambini.
 Qualche nuvola turchese, solitaria, spazia nel cielo azzurro. Il sole riscalda con i suoi raggi luminosi l’aria. Le farfalle salutano con il loro volo leggiadro i turisti tedeschi. 
Dalle piazzole panoramiche le grandi montagne disegnano briosi scenari animati, sfondo perfetto per la fine del lungo letargo invernale.

Scendo per strada e incontro Piero, il padre di un mio studente. Preoccupato per il futuro di suo figlio, è molto attivo nella risoluzione dei problemi scolastici; mi racconta con  pieno entusiasmo le ultime novità relative al potenziamento tecnologico dell’ istituto. Soddisfatto del suo operato, mi comunica che tra qualche giorno sarà attivo il registro elettronico.   

 È il classico emiliano godereccio, estroverso e simpatico. Alcuni colleghi sostengono sia un po’ troppo assillante. 
Non hanno conosciuto certi genitori di Crotone, che, al primo rimprovero mosso al pargolo, smuovono tribunali e Telefono Azzurro. 
Qui. raramente, si eccepisce sui giudizi degli insegnanti, però, si pretende la massima efficienza strutturale nei limiti imposti dai budget ministeriali. 

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