Caro Diario 30
Romano Pesavento
23 febbraio.
Non c’è molta strada che separa il
centro di Loiano dall’Osservatorio astronomico più grande d'Italia. La
passeggiata è molto rilassante, nonostante torme di motociclisti sfreccino
veloci con i loro bolidi. Oggi è una
giornata calda.
L’inverno è ormai alle spalle. La famosa leggenda di Santa Bibiana,
più volte ricordatami dai mie amici paesani, quest’anno sembra non essersi
avverata.
La neve non è arrivata, se non in modo da non impensierire.
Probabilmente il peggio è davvero passato. Guardo il mondo con occhi diversi.
Finalmente giungo al punto d’osservazione. È immerso
nella natura. Un gran numero di pannelli descrivono l’universo. Le cupole
grigio metallico svettano verso il cielo; piccole riproduzioni del sistema
solare in sfere di vetro trasparenti mi guidano lungo il sentiero. Qui si può
osservare il paradiso celeste e sognare.. o come Dante nel Paradiso immaginare:
L'amor che move il sole e l'altre stelle.
L’indomani a scuola; i
miei studenti sono ragazzi curiosi e con i quali è opportuno comunicare anche
secondo certe dinamiche, attraverso argomenti,
che possano permettere loro di esprimersi e farmi conoscere parte della
loro realtà.
Conversare anche di tematiche legate alla vita quotidiana è un
modo per farmi percepire autenticamente interessato a tutto ciò che li
riguarda..
Gli adolescenti se percepiscono la mancanza di finzione in un
insegnante, di solito si impegnano di più. Raccontano volentieri di quello che
conoscono e che non sempre ha a che fare con le situazioni tipiche
dell’adolescente medio. In genere tutti aiutano in casa o collaborano con i
genitori per il buon funzionamento delle loro piccole aziende agricole.
Ti riferiscono
di cattive annate, clima stravolto e pastorizia, prezzi di prodotti agricoli.
Il lupo per loro non è né quello delle favole, mitologico quanto un centauro
per i bambini di oggi, né quello “revisionistico”, che diventa protagonista
romantico di molti documentari e neppure quello umoristico dei fumetti, Lupo
Alberto.
È un animale reale. Chiedo in
classe di parlarmene. Devo dire che chi abita nel paesino o nelle zone
limitrofe ha un ricordo molto vivo di questo predatore.
Una ragazza mi racconta
che è molto ghiotto di galline, conigli e di capre. Una volta dalla finestra
della sua stanza l’ha visto scappare con un pollastro tra i denti.
Tant’è che
proprio in quei giorni il padre ha dovuto rinforzare il recinto degli animali .per
evitare nuove perdite. C’è addirittura
chi l’ha visto attraversare la strada. Insomma lo temono, lo rispettano e
sperano di non incontrarlo. Come ai bei vecchi tempi.
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