Pagine di diario 3
Romano Pesavento
Arriva il 31 di
ottobre, data fatidica per gli amanti dei fumetti e del brivido. In Toscana si
celebra il Lucca Comics and Games, famoso evento che scatena la bizzarria e la
creatività di grandi e di piccoli. Finita la mia giornata scolastica, prendo il
pullman e parto. I treni sono stracolmi di figure incredibili: seduto al mio
fianco c’è Tex Willer, mentre Dracula addenta un panino al formaggio; laggiù, invece,
la banda bassotti intrattiene i suoi rapporti di lavoro su Facebook. Truppe di manga viventi salgono e scendono dalle fermate
che si susseguono da Prato. Tutti i Peter Pan del pianeta si danno appuntamento
qui: il gioco, l’esibizionismo, il desiderio di evasione da una realtà spesso
insoddisfacente spingono torme di “pazzi” a impersonare i più disparati
personaggi.
La città si adegua; le
vetrine dei negozi sono a tema: non è strano incontrare fruttivendoli che
girano con le biciclette vestiti da puffetti blu. Un enorme martello di Thor
sembra aver frantumato la pavimentazione di piazza San Michele. Sulle mura e
tra i vicoli passeggiano in uno stato di
cordialità surreale i “buoni” e i “cattivi” dei vari colossi cinematografici. Dentro
i capannoni, posti in modo ordinato negli spazi espositivi, disegnatori celebri
e non fanno dimostrazione della loro arte attraverso composizioni figurative,
schizzi e vignette. Lunghe code di fan stanno in attesa per una firma o per un
disegno autografato presso gli stand più famosi.
Cala la sera e inizia il
concerto in cui nostalgicamente risuonano le sigle dei cartoni più famosi
dell’ultimo quarantennio. È impressionante la mole di persone che si riversa in
questo comune, eppure, quando quest’avventura ebbe inizio, mi raccontano le
persone del luogo, si trattava di una piccola manifestazione fatta in un
capannone in periferia. Ricordo
che nel 2009 per la prima volta vidi tale
evento e ne rimasi così piacevolmente colpito da parteciparvi nuovamente nel
2011, quando mi si ripropose per, motivi di lavoro, la possibilità di
parteciparvi nuovamente. Mi diverte moltissimo. Come un bambino. Oggi come allora,
malgrado siano passati già quattro anni, tutto sembra rimanere immutato: stesse
sorpresa, leggerezza, spensieratezza. Passeggiando tra la folla incontro Francesco
e Pino con le relative compagne. Sono miei cari amici. Anche loro del Sud.
Francesco, si è appena sposato, lavora al museo nazionale e proviene da Alcamo.
Pino, casertano, laureato in giurisprudenza, faceva il ricercatore in
Portogallo, ora è qui e fa il professore precario. Andiamo a prenderci un
caffè. I due non hanno perso la loro
aria scanzonata e provocatoria, nonostante le difficoltà varie di vita. Sono
attenti, intelligenti e guardano con somma diffidenza alla politica. Disillusi?
Probabilmente sì, ma quando si parla di
“rivoluzioni”, riforme, speranze e “ambizioni”, si deve progettare e realizzare
un po’ meglio di così. I cartoni animati lasciamoli al Lucca comics. Arrivano nel
locale anche Matteo e Chiara,
quarantenni lucchesi, lui, architetto, dopo aver perso il suo impiego
comunale in paesino di montagna, ha cambiato cento lavori; lei, restauratrice
di beni culturali, opera in uno studio. Convivono e hanno appena avuto un
bambino. Fortunatamente, hanno i genitori che li sostengono. Qualche tempo fa,
mi ricordo che, prima di allargare la famiglia, hanno metodicamente stilato un
business plan per preventivare gli
scenari futuri connessi al nuovo arrivato. Allora lui era molto scoraggiato: i
costi superavano le entrate. Oggi sono genitori con una buone dose di coraggio
e di ansia permanente. Altri amici
si aggiungeranno nel corso della serata; tutti precari. Perché la mia
generazione (parlo di quelli nati negli anni ’70) è stata defraudata della
possibilità di avere un futuro, certezze, progetti a lunga gettata.
Flessibilità significa solo questo.
L’evento
megagalattico finisce domenica e il lunedì mattina si riparte con in testa una
riflessione: se l'evento comics
& games venisse proposto anche a Crotone? Probabilmente si porterebbero via
il martello di Thor, con buona pace delle divinità scandinave.
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