Caro Diario 41
Romano Pesavento
17 Aprile. Crotone city. La politica
s’infiamma; si sente il clima da campagna elettorale,anche se si tratta “ solo
delle europee/ amministrative”. Il battage mediatico diventa martellante,con
nuovi canali,rispetto al passato,ma comunque ossessivo. Ognuno si presenta
puro, incontaminato e extrema ratio di un popolo allo sbando. Mah!
Molti sanno che
gran parte degli elogi politici tesi ad illustrare gli “impareggiabili” risultati dei propri “beniamini” provengono proprio dal portavoce o dall'ufficio stampa
del demagogo in questione magnificato.
In genere, questi “team” dovrebbero essere composti , sulla carta, tutti da esperti navigatori del mondo della
conoscenza e dell’informazione; ma, nella realtà pratica, in larga misura, spesso, gli addetti
risultano professionalmente improvvisati: mediocri pittori senza pennelli. Requisiti, titoli, esperienza contano poco.
Che ha fatto il nuovo e, sin qui, sconosciuto responsabile
o collaboratore dell’ufficio stampa? È uscito dalla scuola di giornalismo? E’ esperto
di economia e di finanza? È uscito dalla Bocconi? Ha studiato alla Normale? Si
è specializzato, con master e relativi corsi, in qualche settore attinente al
ruolo che riveste? Niente di tutto questo. Ha lavorato, forse, nell'ufficio
stampa di qualche segreteria di partito, in cui ha fatto il portaborse di un
leader politico. Beh, una bella risata non sarebbe fuori luogo, considerando la
grande mole di note e di comunicati stampa ogni giorno presenti sui giornali. Gran
bella esperienza!
Che libri ha scritto? Nessuno, salvo qualche rarissimo opuscolo
ad uso e consumo dei “padroni del vapore”. Che ne sa della
buona informazione? Niente, ma sa bene come ci si muove fra i potenti.
Oggi, più che mai, sono persuaso che occorre
rafforzare l’idea di coerenza e di onesta intellettuale da ( e della) sinistra.
Anche se non siamo più ai tempi della rivoluzione e degli ideali, necessita,
comunque, esprimere in maniera pacifica e forte il proprio pensiero. Forse è un
sogno sperare che l’onestà, la trasparenza, la legalità possano realmente attecchire
nella città pitagorica,
Occorre iniziare
a sensibilizzare le coscienze. L’arte dello scrivere e del comunicare aiutano
molto spesso a far maturare in chi legge l’autocritica, il rapporto
causa-effetto degli eventi. Affiniamo il senso critico e riflettiamo sui
messaggi, le parole e, specialmente, sulla condotta reale dei politici.
Attraverso la solidarietà, l’onesta, la legalità, la trasparenza amministrativa,
si costruisce il consenso elettorale. Combattiamo i ricatti, l’improvvisazione,
il “pressappochismo” e le presunte
certezze. Solo così si può ipotizzare un avvenire.
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