lunedì 13 ottobre 2014

Nel covo di Mr Tex Willer a Scascoli


Caro Diario 24

Romano Pesavento


31 gennaio. Chi se lo poteva aspettare che proprio a Scascoli una piccola frazione di Loiano vivesse ed avesse il suo studio Lucio Filippucci, uno tra i più importanti disegnatori della casa editrice Bonelli? E sì, proprio qui, immersi nella flora lussureggiante dei Giardini del Casoncello, hanno fatto il loro accampamento Tex Willer, Martin Mystère e altri celebri protagonisti delle strisce all’italiana. Certo, chissà cosa potrebbero pensare tali leggendari personaggi, ritrovandosi di colpo in un posto così bello? 

Forse preferirebbero continuare la loro “vecchia” esistenza tra questa vegetazione ancora intatta, piuttosto che ritrovarsi in mezzo al caos spoetizzante delle metropoli moderne nostrane.
Fatte queste riflessioni fantasiose, viene certo una gran voglia di farsi proprio una bella chiacchierata con l’artefice delle fattezze inconfondibili di Aquila della notte, mito di tanti lettori giovani e non.
Lucio mi accoglie con la sorridente bonomia tipica di alcuni artisti emiliano-romagnoli (Guccini, Dalla, Ligabue), e in definitiva caratteristica di quelli che non hanno bisogno di atteggiarsi, perché, semplicemente, non è necessario. Il fumetto è una forma espressiva di tutto rispetto, con canoni artistici tutt’altro che semplici: diverse generazioni si sono lasciate incantare dalle trame e specialmente dal “segno” grafico, assurto ormai a “cifra” distintiva, a “marchio di Fabbrica”, sia del personaggio che del disegnatore.

L’incontro e il dialogo si snodano, piacevolmente, sul filo dei ricordi di chi (intervistato e intervistatore) vive e vede i fumetti come un’autentica passione, come un’eccezionale occasione di guardare il mondo da un altro punto di vista: bidimensionale, ma pluriprospettico!

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