domenica 12 ottobre 2014

Breve sosta a Prato

Pagine di diario 9
Romano Pesavento 

Al ritorno, breve sosta a Prato, causa ritardo di un’ora del treno, escursione veloce della città e della mostra presente presso le Officine pratese: Da Donatello a Lippi (fortunatamente aperta, caso eccezionale). Il percorso proposto dal curatore riassume un momento della vita degli autori e comunica a chi li osserva la grandezza e la maestosità della rappresentazione sacra. 
In attesa della corriera per Loiano, passeggiata nel mercatino di Natale di Bologna. Chi non ritornerebbe bambino alla visione dei dolci, dell’oggettistica, delle sensazioni, dei profumi, degli addobbi che in questo periodo scaldano i cuori dei più reticenti e aridi? C’è proprio del romanticismo nascosto, lì ,dove il fascino dell’atmosfera rievoca gli spazi antichi di un tempo in cui si poteva ancora sognare. 


Incantato dalle visioni e dalle mie suggestioni  nostalgiche,  cerco di sfruttare il tempo che mi rimane e con passo veloce mi precipito presso Piazza Galvani per scoprire il mondo che si nasconde dentro la Biblioteca dell'Archiginnasio. Non si può rimanere impassibili davanti al trionfo della bellezza che si dischiude da ogni angolo interno all’edificio. La stanza anatomica, completamente intarsiata in un legno dolcemente caldo, le due sale la Stabat Mater dei Leghisti e quella degli Artisti, oggi sala di lettura per gli utenti, inno alla gioia dei colori, sono l’esempio di un ardito risultato progettuale, che, nella seconda metà del Cinquecento, fu partorito dalla mente del famoso Terribilia. Qui le decorazioni rivestono le pareti, le volte degli scaloni e dei loggiati così euritmicaménte da infondere una piacevole musicalità nello spirito. Colui che vuole passare il proprio tempo a studiare o a contemplare i saggi mosaici della propria creatività intellettuale trova in questo ambiente le  condizioni più stimolanti.

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