Pagine di diario 9
Romano Pesavento
Al ritorno, breve sosta a
Prato, causa ritardo di un’ora del treno, escursione veloce della città e della
mostra presente presso le Officine pratese: Da Donatello a Lippi (fortunatamente
aperta, caso eccezionale). Il percorso proposto dal curatore riassume un
momento della vita degli autori e comunica a chi li osserva la grandezza e la
maestosità della rappresentazione sacra.
In attesa della corriera per Loiano, passeggiata nel
mercatino di Natale di Bologna. Chi non ritornerebbe bambino alla visione dei
dolci, dell’oggettistica, delle sensazioni, dei profumi, degli addobbi che in
questo periodo scaldano i cuori dei più reticenti e aridi? C’è proprio del
romanticismo nascosto, lì ,dove il fascino dell’atmosfera rievoca gli spazi
antichi di un tempo in cui si poteva ancora sognare.
Incantato dalle visioni e dalle mie suggestioni nostalgiche,
cerco di sfruttare il tempo che mi rimane e con passo veloce mi
precipito presso Piazza Galvani per scoprire il mondo che si nasconde dentro la Biblioteca
dell'Archiginnasio. Non si può rimanere impassibili davanti al trionfo della
bellezza che si dischiude da ogni angolo interno all’edificio. La stanza
anatomica, completamente intarsiata in un legno dolcemente caldo, le due sale la Stabat Mater dei
Leghisti e quella degli Artisti, oggi sala di lettura per gli utenti, inno alla
gioia dei colori, sono l’esempio di un ardito risultato progettuale, che, nella
seconda metà del Cinquecento, fu partorito dalla mente del famoso Terribilia. Qui
le decorazioni rivestono le pareti, le volte degli scaloni e dei loggiati così
euritmicaménte da infondere una piacevole musicalità nello spirito. Colui che
vuole passare il proprio tempo a studiare o a contemplare i saggi mosaici della
propria creatività intellettuale trova in questo ambiente le condizioni più stimolanti.
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