CGIL: La camera del lavoro compie cent’anni. Ricordi e dati
Buon compleanno CGIL!!!!!!
di Romano Pesavento
Cara vecchia compagna CGIL sono trascorsi già cento anni dalla tua nascita. In tutto questo tempo, tante lotte, manifestazioni sono state fatte sotto il tuo nome per affermare i diritti delle classi più deboli (contadini, precari, operai, muratori, etc.). E così la tua bandiera si alzava sempre più in alto, là dove c’era un diritto calpestato o un lavoratore sfruttato. Non voglio in questo articolo dilungarmi nel ripercorrere tutte le tappe storiche, già per altro ampiamente trattate in questi giorni da storici e giornalisti, ma colgo, invece, l’occasione per ricordare alcuni dei momenti più importanti della vita della Camera del lavoro di Crotone.
La CGIL di Crotone nasce il 1 marzo 1914 a seguito di una manifestazione tenutasi presso un quartiere della città chiamato: il lamione. Il suo fondatore si chiama Enrico Mastracchi. Ferrovieri, panettieri, pescatori, contadini e muratori furono le prime classi sociali ad organizzarsi nel nostro territorio sotto forma di leghe. Nel corso della prima metà del ‘900, il sindacato sarà sempre in prima linea per far affermare i diritti dei contadini. Sono, infatti, gli anni (1919-1922; 1943-1950) della lotta per la conquista della terra. E’ inutile sottolineare la drammaticità di questo periodo: l’avanzata del terrore nero, il fascismo in Italia ed il nazismo in Germania, la soppressione del 1 maggio (festa del lavoro) e della libertà sindacale, la guerra di liberazione, l’assassinio di Giuditta Levato, l’eccidio di Melissa. In merito alla soppressione del 1 maggio voglio far presente che proprio in quell’occasione gruppi di compagni continuarono a festeggiare clandestinamente tale data in località Montagnella a Carfizzi.
Il 1 Maggio del 1945 e del ’47 furono due momenti particolarmente significativi della storia italiana: la prima data rappresentò, infatti, la ripresa della celebrazione della festa del lavoro; la seconda l’eccidio di Portella della Ginestra.
Per quanto riguarda l’eccidio di Melissa, ricordiamo che in tale scontro persero la vita Agelina Mauro, Francesco Nigro e Giovanni Zito.
Il dopoguerra fu un periodo alquanto tranquillo. Infatti, l’estromissione delle sinistre dal governo del paese causò anche a Crotone un lungo periodo di manifestazioni in difesa degli operai e dei braccianti. La CGIL è un organizzazione di popolo; il senso di una tale organizzazione è prettamente di tipo difensivo, ovvero rivolto alla difesa del contratto di lavoro, dei livelli occupazionali raggiunti. I bisogni immediati di tutela, l’iscrizione al partito comunista e l’orientamento politico di sinistra, insieme al potere contrattuale raggiunto favoriscono l’adesione al sindacato.
Naturalmente, la presenza nella zona di Crotone di industrie del calibro di Montecatini e Pertusola favorirono la nascita di una coscienza operai molto forte e rivoluzionaria. Tale periodo viene definito dal sociologo Accorsero “delle speranze extra sindacali di strumenti extracontratto”. In questo periodo prevale una razionalità politico-ideologica (che può essere assimilata alla razionalità di valore). E’ l’epoca dei leader carismatici.
Tab. 1 - Iscritti alla CGIL di Crotone suddivisi per categoria.
A supporto di quanto già detto, a questo punto forniamo qualche dato sulle iscrizioni alla CGIL crotonese e Calabrese. Nel 1951 gli iscritti al settore industria erano pari a 1.168 e rappresentavano il 40% degli iscritti complessivi all’organizzazione. Lo stesso anno la CGIL Calabria registrava 10.097 iscritti in industria pari al 24% del totale iscritti e 17.573 in agricoltura pari al 42%. Nel corso del decennio 1951-1961 mentre il numero degli iscritti al settore industriale andò leggermente diminuendo, quello dei braccianti agricoli, invece, segnava una crescita consistente su base territoriale ed una leggera flessione sul contesto regionale. Infatti, nel comprensorio crotonese gli iscritti in agricoltura passarono da un peso percentuale del 17% nel 1952 (651 iscritti) ad un peso percentuale del 54% nel 1961 (1.950 iscritti); mentre quelli in industria dal 40% (1.168 iscritti) si attestarono ad un 18% (648 iscritti). Stessa ed identico fenomeno accadde a livello regionale (Industria: 1952 – n. iscritti 13.231; 1961 – n. iscritti 5.948; Agricoltura: 1952 – n. iscritti 21.513; 1961: n. iscritti 16.291). In questa fase storica prevale, quindi, nel sindacato crotonese un modello che si può definire di classe (operai e braccianti). In merito a ciò, la politica di sindacalizzazione della CGIL crotonese è basata sull’offerta di identità politica, sulla propaganda, sul conflitto e sul sostegno agli operai delle fabbriche. Da notare che a Crotone, come in tutta la Calabria, non esistono ancora pensionati sindacalizzati, ma nel resto d’Italia se ne contano più di 300.000.
Dopo questa breve analisi, giungiamo adesso al decennio 1962/’73. E’ questo il periodo in cui fallisce il modello basato sull’ideologia, mentre prende piede la politica della contrattazione. Sono anche gli anni della lotta contro le gabbie salariali per l’equiparazione della condizione operaia tra il Nord e il Sud (nella nostra città si registra il minimo salariale più basso d’Italia), della strage di Piazza Fontana (12 dicembre 1969), dei moti di Reggio Calabria, dell’ordigno che fece deragliare a Gioia Tauro la Freccia del Sud (22 luglio 1970), dell’approvazione dello Statuto dei lavoratori (20 maggio 1970). Inoltre, ricordiamo che proprio in questo intervallo temporale Montecatini e Pertusola cominciano a ridurre il proprio personale. Per tal motivo a Crotone, quindi, comincia a soffiare il vento caldo della protesta operai in difesa del posto di lavoro.
In merito agli iscritti nella Camera del lavoro crotonese, si registrano fasi altalenanti con il susseguirsi di diminuzioni e incrementi sia per quanto riguarda il settore industriale che per quello agricolo. Nel 1962 compare, inoltre, una cospicua rappresentanza di iscritti nel settore pensionati. Tale situazione si consolida anche su base regionale.
Il decennio 1974/ 1980 si può definire di stasi, in quanto cambiano le razionalità che avevano dominato i modelli di sindacato fino a quel momento: non più, o non tanto, una razionalità di tipo politico-ideologica e nemmeno contrattualistica, ma è il periodo in cui si consolidano due modelli di sindacato con caratteristiche diverse l’uno dall’altro: il modello assistenziale e il modello del pubblico impiego. E’ il periodo che segna sia l’accordo sulla scala mobile tra Agnelli e Lama che la sconfitta operaia del 1980. In Calabria e nel territorio crotonese aumentano gli iscritti alla CGIL. La Camera del lavoro di Crotone da 3.715 iscritti del 1973 passa a 9.883 del 1980. Gli incrementi si registrano principalmente nei due settori principali: industria e agricoltura.
Nell’intervallo di tempo 1981-1987 si respira aria di crisi economica (nel 1985 a Crotone cominciano le grandi manifestazioni a sostegno delle industrie chimiche crotonesi) e sindacale, anche se non tanto in termini numerici. Il patto di San Valentino del 1984 divide i sindacati confederali. Tutto ciò si ripercuote pure sugli iscritti crotonesi che da 12.997 del 1984 passano a 11.520. Nel 1987 la categoria dei pensionati supera per numero di iscritti (1984: 2800 isc.; 1985: 2800 isc.; 1986: 3.330 isc.; 1987: 3500 isc.) tutte le altre categorie e diventa la più importante della CGIL crotonese con un peso del 30% sul totale complessivo.
Gli anni ’88-92 sono caratterizzati dalla nascita dei sindacati autonomi. Malgrado ciò, la CGIL crotonese e calabrese registrano un incremento degli iscritti grazie all’azione di lotta e di assistenza ai lavoratori. A tal proposito Crotone da 13.383 iscritti del 1988 passa a 16.442 del 1992.
L’ultimo periodo 1993-2005 è caratterizzato da avvenimenti sia locali che nazionali molto importanti (6 ottobre 1993 fuochi dell’Enichem; la chiusura della Pertusola Programmazione negoziata e contratto d’area di Crotone; Patto sul lavoro, la manifestazione sulla bonifica dei siti industriali con il segretario generale nazionale Guglielmo Epifani il 5 marzo 2003 a Crotone, manifestazione del 23 marzo 2002 in difesa dell’art. 18, la manifestazione per la pace del 15 marzo 2003 aperta dalla CGIL di Crotone, il convegno della CGIL di Crotone del 16 settembre 2004, in cui vennero fissate le linee programmatiche per lo sviluppo infrastrutture materiali e immateriali nella provincia di Crotone etc.). Senza dilungarci molto possiamo ricordare che in tutte queste fasi la CGIL ha dimostrato grande professionalità e serietà nello stare più vicino possibile ai lavoratori. I segretari confederali che si susseguirono in questi anni dando lustro all’organizzazione sono Ciccio Sulla, Franco Mungari, Pasquale Aprigliano. Inoltre, voglio ricordare il grande contributo e sostegno alla CIL di Crotone fornito dall’agire sindacale dei segretari regionali Ferndinando Pignataro e Nino Zumbo.
In conclusione è opportuno fare alcune brevi riflessioni sulla struttura organizzativa (categorie e direttivi) della Camera del lavoro di Crotone. All’inizio del nostro articolo abbiamo parlato delle leghe. Anche a Crotone si costituisce nel primo ventennio del ‘900 la lega della Federterra. Tale organizzazione sarà soppressa durante gli anni del fascismo; riprenderà il 23 marzo del 1944 con la grande riorganizzazione di Bari. Il 1° Congresso della Confederazione della terra viene celebrato a Crotone il 17 ottobre del 1946. In tale occasione viene eletto il primo segretario. E’ una donna crotonese e si chiama Maria Marra. Altre date importanti per la CGIL di Crotone sono: il 17 marzo del 1947 periodo in cui si costituisce il sindacato degli alimentaristi della FILIA-CGIL; il 26 gennaio 1948 giorno in cui nasce la Federbraccianti CGIL; il 10 marzo 1960 si forma la FILZIAT-CGIL; il 26 gennaio del 1988 data in cui si istituisce la FLAI-CGIL dalla fusione di Federbraccianti e di FILZIAT. Nel 1998 la funzione pubblica di Crotone vince le RSU e sempre nello stesso anno, a maggio, viene istituito NIdiL, struttura che organizza i lavoratori atipici. Infine, voglio menzionare il grande contributo apportato in tutti questi anni dalla compagna Lucia Servello e dal coordinamento delle donne.
Per quanto riguarda, invece, i direttivi voglio infine ricordare alcuni di coloro che apportarono un grande contributo alla discussione democratica - dialettica per il riaffermarsi dei diritti dei lavoratori.
Direttivo del 1965: Ari Mario; Agostino Giovanni; Arcuri Salvatore; Caravelli Antonio; Cassano Giuseppe; Ciccopiedi Francesco; Casentini Gisberto; Federico Giuseppe; Forleo Antonio; Gordano Rosario; Godano Vincenzo; Grimaldi Rosario; Iozzi Pasqualino; Iorno Antonio; Liguori Gennaro; Napolitano Antonio; Olmo Nicola; Pistrese Oreste; Rodinò Rocco; Schipani Antonio; Signorelli Felice; Suppa Nicola; Torres Nicola; Varano Giuseppe; Voci Giovanni.
Direttivo del 1969: Arcuri Salvatore; Bilardi Giuseppe; Calvo Giuseppe; Campitelli Nicola; Caravelli Antonio; Colurcio Giovanni; Cosco Rosario; Cosentino Gisberto; Cosimo Delfino; Crupi Carmelo; Elia Giuseppe; Federico Giuseppe; Frisina Valerio; Giordano Rosario; Grimaldi Rosario; Guida Antonio; Iozzi Pasqualino; Liotti Lenin; Liperoti Francesco; Massaro Antonio; Muscò Giuseppe; Padula Angelo; Palucci Francesco; Pariano Luciano; Pignanelli Francesco; Piscitelli Antonio; Pizzuti Luigi; Puma Gaetano; Rodinò Rocco; Scipani Antonio; Scrivano Agostino; Signorelli Felice; Silvestri Francesco; Stampo Giuseppe; Suppa Nicola; Tedesco Saverio; Torres Nicola; Totino Salvatore; Turturo Ugo; Voci Giovanni; Vulcano Leonardo.
Direttivo del 1973: Borrelli Albino; Campitelli Nicola; Cassano Giuseppe; Ciurlo Domenico; Colurcio Giovanni; Cosco Rosario; Casentino Gisberto; Elia Giuseppe; Fabiano Ferdinando; Federico Ettore; Ferrari Carmelo; Gentile Antonio; Gerardi Pasquale; Geremicca Augusto; Gentile Antonio; Giordano Rosario; Grillo Pietro; Laterza Giuseppe; Manfredi Luigi; Martino Antonio; Masciari Giuseppe; Mazzà Pasquale; Nanci Gregorio; Nicoletta Antonio; Oliverio Adolfo; Pariano Luciano; Parino Cosimo; Pignanelli Francesco; Pistorese Oreste; Ragone Michele;Rodinò Rocco; Salvatore Vincenzo; Samà Francesco; Secreti Pietro; Senatore Francesco; Signorelli Felice; Suppa Nicola; Tommasini Luigi; Torturo Ugo; Vetere Francesco; Voci Giovanni; Vrenna Pietro.
Direttivo del 1977: Belvedere Salvatore; Bombardieri Nicola; Buttà Sergio; Carbone Guglielmo; Cavallo Francesco; Ciurlo Domenico; Cosco Rosario; Drago Rosario; Fabiano Ferdinano; Ferronato Silvano; Garofano Carmine; Giglio Franco; Iurato Giuseppe; Laterza Giuseppe; Lavorato Pietro; Lenza Enzo; Le Piane Pietro; Liò Giuseppe; Liperoti Luigi; Mangiarano Giuseppe; Marsala Giuseppe; Masciari Giuseppe; Mazzà Pasquale; Morrone Luigi; Muscò Angelo; Nanci Gregorio; Oliverio Antonio; Pesce Pasquale; Pistorese Oreste; Pugliese Venturino; Rizzati Salvatore; Rodinò Rocco; Senatore Francesco; Signorelli Felice; Sitra Sergio; Suppa Nicola; Tridico Giovanni; Torturo Ugo; Villirillo Rosario.
Direttivo del 2001: Aprigliano Pasquale; Carbone Egidio; Fantasia Amedeo; Gatto Antonio; Mrino Rosa; Taverniti Stefania; Aracri Antonio; Scicchitano Nicola; Sciumbata Antonio; Foti Fortunato; Siniscalchi Benedetto; Cortigliano Luigi; Gaetano Pino; Basile Domenico; Bitonti Antonio; Latorre Vanda; Leto Nicola; Labonia Armando; Pesavento Romano; Scigliano Pina; Parise Luigi; Cosco Antonino; D’Emiglio Rocco; Martino Vincenzo; Nunnari Aurelio; Russo Francesco; Grillo Francesco; Romeo Donatella; Cristofalo Amelia; Scigliano Antonino; Falbo Raffaele; Mongiardo Dino; Filice Alfonso; Marrazzo Francesco; Iacovino Nicodemo, Giglio Francesco; Bugnano Paolo; Lavigna Francesco; Pantuso Biagio; Denaro Domenico; Pantuso Adele; Servello Lucia; Todaro Domenico; Oliverio Adolfo; Pace Giuseppe; Amoruso Antonio; Scerra Guglielmo; Caruso Anna; Torromino Vittoria; Tassone Bruno; Cosco Rosario; Acri Basilio; Girardi Nicola.
Buon compleanno CGIL e cento di questi anni così intensi e proficui per la tutela dei lavoratori!!!
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Pubblicato su La Provincia KR, settimanale di informazione e cultura, Anno XIII n.39 del 06/010/06.