giovedì 3 aprile 2014

Tutela beni culturali Crotone: Il Caso

Bastione Villafranca: qualcosa si è mosso



di Romano Pesavento

Con viva soddisfazione, comunico che, da quanto si evince dai lavori in corso presso viale Regina Margherita, la costruzione della struttura in cemento armato a ridosso del Bastione Villafranca relativa all’intervento di riqualificazione urbanistica da parte dell’Amministrazione Comunale di Crotone (Progetti integrati di Sviluppo Urbano (P.I.S.U.) – Linea di intervento 8.1.2.2 – Azione per il potenziamento dei sistemi di mobilità sostenibile) è stata al momento sospesa e, a quanto sembra, modificata rispetto alla progettazione iniziale. Attualmente, le nuove ringhiere collocate lasciano presagire una possibile rimozione della stessa. D’altronde, come avevamo già segnalato, la cinta muraria e l’intero complesso risultano essere sotto la tutela del patrimonio dello Stato.
Ringraziamo la Stampa e le Associazioni Italia Nostra e il Gruppo Archeologico per il supporto fornito all’iniziativa finalizzata al blocco della cementificazione ai danni del monumento.
Ci auguriamo che i responsabili di simili interventi possano in qualche modo riparare ad errori di valutazione spesso forieri di grave depauperamento artistico-storico territoriale.
Ai nostri amministratori vogliamo rivolgerci attraverso le parole di un grande esponente democratico, Robert F. Kennedy, per ricordare quali sono gli autentici valori a cui un’azione politica e civile dovrebbe sempre tendere, per tutelare rigorosamente l’interesse pubblico e garantire un futuro decoroso alle generazioni che verranno: “Pochi avranno la grandezza di trasformare la storia, ma ognuno di noi può adoperarsi per modificarne anche una piccola parte: la storia di questa generazione verrà scritta dalla totalità delle singole azioni, verrà delineata proprio dagli innumerevoli e differenti atti di coraggio e fiducia. Ogni volta che un singolo individuo si schiera per un ideale, o agisce per il bene degli altri, o combatte contro l’ingiustizia, dà vita ad un’onda di speranza, onda che andrà ad incontrare altre onde innalzate da altrettanti fonti di convinzione e forza, creando una corrente che sarà in grado di abbattere le più alte mura di oppressione e opposizione.”  

Ecco come la stampa riporta la nota:

il Quotidiano della Calabria del 18/03/2014





il Crotonese del 20/03/2014
   

La comunicazione è stata pubblicata anche su La Provinciakr Giornale-online 


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