Romano Pesavento
Una piccola peste bubbonica con
gli occhi spalancati come due fari nella notte buia e tanta voglia di affermare
la propria identità /diversità in un mondo omologato e ipocrita. Oppure la si può
raffigurare come un diavoletto dalle sembianze di tenero angioletto. Tutto
questo è condensato nella Bambina filosofica di Vanna Vinci. Non ha un nome,
forse perché la mancanza di una definizione “anagrafica” serve a rendere ancora
più trasformistico, camaleontico e “mutante” un personaggio spietato, beffardo,
cinico, eppure dannatamente tenero.
Lei, ne parleremo utilizzando questo
pronome, raccoglie l’eredità di altre figure femminili, bambine o meno,
sgradevoli della “fumettità”: Lucy dei Peanuts, Mafalda, Lisa Simpson e Amelia.
Piccole donne “antipatiche”, sgradevoli, petulanti, cerebrali, intenzionate a
scoprire il mondo o ad addomesticarlo. Nessuna principessa boccolosa e cinguettante
può provare a eguagliare il crudo sarcasmo delle sue affermazioni o la sua
velenosa empatia con tutti gli esseri incompiuti, sbagliati e fuori posto. Che
poi nella vita sono la maggioranza, rispetto a Barbie e Ken. La sua è una mente frenetica,
capace di analizzare in poche battute il dubbio della vita e del comportamento
umano, fornendone un’interpretazione personalissima e quasi sempre tagliente.
Ogni parola assume nella collocazione in cui viene espressa un enorme potere
comunicativo. Contestualizza e astrae allo stesso tempo pensieri e fatti comuni
e li ripropone, centrifugati, in invenzioni-battute pungenti e fulminanti. È una
bambina vecchia o una vecchia senza rughe: anziani e pargoli condividono un
medesimo destino fatto di diffidenza / compatimento da parte della fascia
adulta e il realismo pragmatico di chi vede il re nudo, senza troppi giri di parole.
Le paure, i sogni, le marachelle e la spontaneità collimano pure quelli. Forse
non vorremmo avere tra i piedi la bambina filosofica con i suoi interrogativi
scomodi e inquietanti. Di sicuro, oscuramente, molti di noi fanno il tifo per
lei. Perché un po’ ci assomiglia.
Pubblicato su La Provincia Kr online (http://www.laprovinciakr.it/cultura-e-spettacoli/vanna-vinci-e-la-sua-bambina-filosofica-due-occhioni-di-tenero-cinismo-sulla-societa-moderna)
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