venerdì 13 novembre 2015

Fumetti in Italia - Vanna Vinci e la sua "Bambina filosofica": due occhioni di tenero cinismo sulla società' moderna...

Romano Pesavento

Una piccola peste bubbonica con gli occhi spalancati come due fari nella notte buia e tanta voglia di affermare la propria identità /diversità in un mondo omologato e ipocrita. Oppure la si può raffigurare come un diavoletto dalle sembianze di tenero angioletto. Tutto questo è condensato nella Bambina filosofica di Vanna Vinci. Non ha un nome, forse perché la mancanza di una definizione “anagrafica” serve a rendere ancora più trasformistico, camaleontico e “mutante” un personaggio spietato, beffardo, cinico, eppure dannatamente tenero. 
Lei, ne parleremo utilizzando questo pronome, raccoglie l’eredità di altre figure femminili, bambine o meno, sgradevoli della “fumettità”: Lucy dei Peanuts, Mafalda, Lisa Simpson e Amelia. Piccole donne “antipatiche”, sgradevoli, petulanti, cerebrali, intenzionate a scoprire il mondo o ad addomesticarlo. Nessuna principessa boccolosa e cinguettante può provare a eguagliare il crudo sarcasmo delle sue affermazioni o la sua velenosa empatia con tutti gli esseri incompiuti, sbagliati e fuori posto. Che poi nella vita sono la maggioranza, rispetto a Barbie e Ken. La sua è una mente frenetica, capace di analizzare in poche battute il dubbio della vita e del comportamento umano, fornendone un’interpretazione personalissima e quasi sempre tagliente. Ogni parola assume nella collocazione in cui viene espressa un enorme potere comunicativo. Contestualizza e astrae allo stesso tempo pensieri e fatti comuni e li ripropone, centrifugati, in invenzioni-battute pungenti e fulminanti. È una bambina vecchia o una vecchia senza rughe: anziani e pargoli condividono un medesimo destino fatto di diffidenza / compatimento da parte della fascia adulta e il realismo pragmatico di chi vede il re nudo, senza troppi giri di parole. Le paure, i sogni, le marachelle e la spontaneità collimano pure quelli. Forse non vorremmo avere tra i piedi la bambina filosofica con i suoi interrogativi scomodi e inquietanti. Di sicuro, oscuramente, molti di noi fanno il tifo per lei. Perché un po’ ci assomiglia.



Pubblicato su La Provincia Kr online (http://www.laprovinciakr.it/cultura-e-spettacoli/vanna-vinci-e-la-sua-bambina-filosofica-due-occhioni-di-tenero-cinismo-sulla-societa-moderna)

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