Comics Pills 1. Al via la Cinquantunesima
edizione del Lucca Comics and Games 2017; ancora una volta fantasia,
creatività, spensieratezza animano e colorano di spiritosa irriverenza, nonché
bonaria “goticità”, le strade signorili di Lucca. Il fascino della
manifestazione si ritrova proprio nell’armonico contrasto tra la finezza dei
luoghi storici cittadini e le eccentricità, spesso esagerate ma sempre
originali, di cosplayer e maestranze dell’intrattenimento.
All’alba di una giornata di sole accecante, il pacifico popolo dei fumettari & affini era già ben determinato a conquistare il tanto agognato biglietto d’ingresso, corredato dal braccialetto di accompagnamento, viatico perché si dischiuda per tutto il periodo, o per un solo giorno, il mondo dell’immaginazione, del sogno e dell’ironia. Gli aficionados, simili ai loro beniamini non solo nell’aspetto, ma soprattutto nella granitica tenacia, s’impadroniscono del loro “graal” e “passano al livello successivo”: file interminabili, la calca, i piedi gonfi non li spaventano; raggiungere gli amati feticci (autografo del copertinista, il disegno firmato da mani celebri , gadget in tema, dal più economico a quello inarrivabile) costituisce linfa vitale per loro.
All’alba di una giornata di sole accecante, il pacifico popolo dei fumettari & affini era già ben determinato a conquistare il tanto agognato biglietto d’ingresso, corredato dal braccialetto di accompagnamento, viatico perché si dischiuda per tutto il periodo, o per un solo giorno, il mondo dell’immaginazione, del sogno e dell’ironia. Gli aficionados, simili ai loro beniamini non solo nell’aspetto, ma soprattutto nella granitica tenacia, s’impadroniscono del loro “graal” e “passano al livello successivo”: file interminabili, la calca, i piedi gonfi non li spaventano; raggiungere gli amati feticci (autografo del copertinista, il disegno firmato da mani celebri , gadget in tema, dal più economico a quello inarrivabile) costituisce linfa vitale per loro.
Sono 46.738 i biglietti venduti
online, con un indotto da capogiro. Tutto il mondo del fantasy è qui riunito,
come avviene da più di mezzo secolo, una sorta di “leggenda nella leggenda” per
gli esperti del settore. Lucca, città
di Guinigi, accoglie le grandi firme dei comics. Passeggiando sulle mura,
si possono vivere emozionanti scene del
brivido con zombi e demoni che si susseguono in processione instancabili,
negli spazi allestiti per evocare le
ambientazioni suggestive dei film famosi. Sulle mura passano i Corsi
mascherati, tra i cui personaggi, è possibile riconoscere i propri idoli
dell’infanzia.
E quando arriva la sera, la
“forza sia con voi”, perché vi attendono ancora altri giorni, per sognare ad
occhi aperti e farsi contagiare dalla passione creativa dei “pazzi” più simpatici del pianeta.Comics Pills 2. Stabilire cosa sia più sorprendente o emozionante da vedere o sperimentare al Lucca comics è difficile; gli stand con le grandi firme del fumetto, i capannoni con le anticipazioni sui colossal cinematografici, i “set” allestiti lungo le mura per assistere a spettacoli dal vivo, le sfilate di figuranti e musicisti per le vie: molto impegno e attenzione per intercettare i gusti del pubblico più istrionico, cangiante e attento al dettaglio che esista, quello che vive di e per la fantasia. Quasi una scelta di vita “monacale”: non avrai altra realtà all’infuori di quella immaginata!
Si potrebbe tentare una sorta di
analisi sociologica del fenomeno, snocciolando dati, delineando un profilo “tipo”
del cultore del genere; veramente sarebbe un’impresa epica : le persone che
vengono qui sembrano tutte uguali e tutte diverse; dal Millennial snob, con
l’ultimo modello di smarthphone in mano, e un costume in tema, piuttosto
d’effetto e da parecchi euro, al
cinquantenne, vagamente nerd, che maneggia con devozione vibrante, quasi
mistica, la tavola da collezionista, pagata profumatamente, come fosse una
reliquia santa e miracolosa giunta tortuosamente e fortunosamente dalla Galilea.
I bambini sono apparentemente i più inconsapevoli; ma nella gestualità, nello
sguardo, a tratti, serio, e nella cura del particolare di alcuni s’ intravede
già un futuro da grande cosplayer e non un semplice passaggio della
fanciullezza in zona Carnevale o giù di lì. Anche diversi anziani si stanno facendo contagiare dalla
febbre comics e guardarli fieri del loro costume suscita tenerezza e simpatia: “interpretano”
la loro mise con grazia, civetteria e ironia ; in fondo, chi più di loro, con diversa esperienza sulle
spalle, ha capito che è meglio non prendersi troppo sul serio? E così,
camminando nel luna park del fumetto, tra una folata di vento profumata di
zucchero filato e uno scheletro ridanciano che occhieggia da un locale,
incominci a chiederti seriamente come potrebbe starti un bel costume, magari
d’epoca. Intanto ti fai autografare qualche stampa e compri due/ tre volumi dei
tuoi artisti preferiti, ma solo perché, si sa, il fumetto è “roba seria”, da
intenditori!.
Comics Pills 3. Sotto un cielo grigio carico e uno pioggerellina timida, si trascorre la mattinata al Japan Palace. Immersi nella cultura manga, sofisticata ed eccessiva nelle sue forme più eccentriche si cercano i cartoon movie più famosi del passato e del presente, ma non solo: anche i “multiformi” gadget nipponici (bambole kokeshi, peluche dell’animazione, parrucche, accessori cosplayer, etc.) sono ambitissimi.
Chi osservasse con autentica attenzione e curiosità, da vicino, le opere dei disegnatori manga scoprirebbe che non sono affatto facili da realizzare graficamente. Dietro c’è molto studio e anni trascorsi in autentiche scuole: l’apprendistato è lungo e comporta stage in Giappone. Ci soffermiamo a chiacchierare con una giovanissima e talentuosa artista, Ilaria Sposetti, che con entusiasmo ci racconta le peculiarità e i risvolti del genere manga. Lo sapevate che gli occhi grandi dei personaggi erano dovuti inizialmente a problemi logistici di stampa, per farli risaltare, qualora si fosse creata qualche macchia d’inchiostro? Per non parlare poi della valenza che assume lo sguardo nel comunicare lo stato d’animo, che, in prodotti destinati per lo più agli adolescenti e con protagonisti adolescenti, diventa centrale e il fulcro del sistema narrativo.
Molto suggestive le “sculture”
dei grandi robot degli anni ’70; Mazinga Z, Jeeg, Goldrake e altri troneggiano
benevoli e possenti sui loro piedistalli
in attesa di salvare per l’ennesima volta il mondo; anche in questo caso i
creatori di tali personaggi hanno
dimostrato di possedere competenze specialistiche di altissimo livello: molti
di loro avranno avuto alle spalle anni di studio ingegneristico o di
architettura.
In piazza Anfiteatro è stato
allestito dalla Fox un enorme palcoscenico con una competizione horror – comica
con concorrenti e commentatori simpatici e ironici.
I bambini ridono a crepapelle, quando Twisty, inquietante e cerimonioso, offre ai suoi ospiti, più divertiti che spaventati, bocconcini poco appetitosi, come cavallette. Bisognerà abituarsi: gli insetti entreranno a far parte della dieta del futuro.
I bambini ridono a crepapelle, quando Twisty, inquietante e cerimonioso, offre ai suoi ospiti, più divertiti che spaventati, bocconcini poco appetitosi, come cavallette. Bisognerà abituarsi: gli insetti entreranno a far parte della dieta del futuro.
Di sera tutti in fila per le
proiezioni dei film in anteprima; assai azzeccata l’operazione nostalgia per un
grande cult dell’intrattenimento anni ’80: i Goonies. Rissate ed emozioni
garantite, soprattutto per le scene più memorabili di una pellicola di
“formazione” per diverse generazioni.
Per la più longeva serie di
fantascienza al mondo, Doctor Who, un’autentica pietra miliare del settore,
vengono proposti due episodi in anteprima. Gli effetti speciali sono di tutto
rispetto e i dialoghi, basati sul non-sense e l’ironia svagata del
protagonista, interpretato con signorile stravaganza da Peter Capaldi risultano
accattivanti e sorprendono in un genere di solito poco permeabile alle battute
a raffica; soprattutto da parte del protagonista principale: scienziato, anfitrione,
custode dell’universo e molto spesso gaffeur.
Comics Pills 4 e 5. 72.455 biglietti venduti per la
sola giornata di sabato per un totale complessivo di circa 251.332 ticket; 700
espositori, 90 location all’interno delle Mura; 500.000 persone a Lucca; tantissimi
ospiti di rilevanza mondiale: Robert Kirkmane’, il creatore di “The Walking
Dead”; Kazuhide Tomonaga, l’animatore di “Lupin III”; Timothy Zahn,
autore principale dell’universo di “Guerre Stellari”; il popolare Zerocalcare; Angelo
Stano e Claudio Villa, disegnatori di Dylan Dog e Tex; Roberto Recchioni, sceneggiatore del film “Lo chiamavano Jeeg
Robot”; Leo Ortolani, autore del
personaggio immaginario Rat – Man… e tanti altri ancora.
È un vero e proprio trionfo. I
numeri sono davvero esorbitanti. Lucca continua ad affermarsi come realtà
culturale viva e poliedrica, autentico magnete per le generazioni presenti,
passate e future.
Gli ultimi giorni sono dedicati
alla scoperta della realtà virtuale. File interminabili davanti agli ingressi
dove sono predisposti i giochi elettronici. Persone sfinite davanti alla
consolle, ma intenzionate a battere il proprio record personale, o magari più
ambiziosamente qualche primato mondiale,
ipnotizzate e rese livide dai riflessi degli schermi, sembrano intenzionati a
non mollare la propria postazione nemmeno in caso di incendio o di autentica invasione aliena. Il colpo d’
occhio è veramente notevole: sterminati saloni popolati prevalentemente da uomini di tutte le età; pare che le signore
siano meno interessate al genere. Un simpatico Lupen con la sua Cinquecento
gialla si lascia immortalare dai flash fotografici.
Il centro urbano è invaso dai personaggi dei cartoons. Costumi ben congegnati (spesso montati con pezzi meccanici artigianali o acquistati nelle fiere specifiche) sono indossati da aspiranti attori o da semplici ragazzi.
Il centro urbano è invaso dai personaggi dei cartoons. Costumi ben congegnati (spesso montati con pezzi meccanici artigianali o acquistati nelle fiere specifiche) sono indossati da aspiranti attori o da semplici ragazzi.
Due anteprime concludono la
serata di sabato: Riverdale e The big bang theory. Circa la sit – com, c’è poco
da dire: è sempre esilarante; i personaggi funzionano egregiamente; la novità
di quest’anno prevede un prodotto a parte, incentrato su Sheldon bambino: siamo
davvero curiosi. Circa Riverdale, rimaniamo piuttosto perplessi: nella puntata
in anteprima sembra un concentrato di cliché da ten – drama: brave ragazze
ignorate dai corteggiatori perché troppo noiose e perfette; bad girl talmente
caricaturali da sembrare psicotiche; delitti irrisolti, segreti e bugie. Sullo
sfondo la solita cittadina americana in apparenza tranquilla. Insomma niente di
nuovo.
Nessun commento:
Posta un commento