giovedì 23 aprile 2015

Arte - La Certosa di Calci


Romano Pesavento


Da lontano la Certosa appare nella sua imponenza, simile per certi versi ad un'inespugnabile fortezza spagnola. Una volta entrati all'interno, si rimane affascinati dalle sue meraviglie barocche: il monumentale altare intarsiato di marmi (Francesco e Alessandro Bergamini 1665 - 1685) con annessa pala con San Bruno che, offre alla Madonna la Certosa di Calci (Baldasarre Franceschini detto il Volterraneo, 1681); i bellissimi affreschi di fine Seicento della chiesa ad opera di Cassiani e Rolli, quelli della foresteria granducale (Pietro Giarrè), della cappella del Rosario (Giuseppe Terreni) e la delicata decorazione a stucco della cappella di San Bruno (Angiolo Somazzi sul cui altare è inserito il dipinto con San Bruno in estasi (Jacopo Vignali, 1630). Passare da un ambiente all'altro è come ritornare indietro nel tempo e scoprire la vita dei vecchi padri certosini che in questi luoghi trascorreva lenta tra preghiera, lavoro. Accade così che alla fine dell'intero percorso, si rimane come attoniti davanti all'infinita bellezza di questa piccola / grande perla della Toscana.


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