domenica 27 settembre 2015

Riforma Buona Scuola 4 - Appello ai Sindacati, RSU e Associazioni dei Dirigenti scolastici

In riferimento alla risposta data dal MIUR, sulla possibilità di utilizzare, nell’ambito dell’esecuzione del piano di assunzione fase C, previsto ex legge 107/2015 e dal DDG 767/2015 d’assunzione, il contingente esistente nella classe A019 - discipline giuridiche ed economiche, per il potenziamento dell’educazione ai diritti umani negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani ha chiesto ai dirigenti scolastici e ai collegi dei docenti di voler prevedere in ogni scuola nell’ambito del proprio PTOF (Piano triennale dell’offerta formativa) un’unità di potenziamento nella classe A019 - discipline giuridiche ed economiche, da adibire all’insegnamento dei diritti umani.
A tal proposito, Il Coordinamento si rivolge a tutte le sigle sindacali, perché possano interessare le istituzioni di riferimento, al fine di organizzare eventi, a livello nazionale, regionale e territoriale, (incontro con MIUR, assemblee sindacali, sensibilizzazione delle RSU e dei propri iscritti al fine di presentare all’interno dei collegi docenti formale richiesta di inserimento nel PTOF dei Diritti umani etc.) atti al raggiungimento del successo dell'iniziativa, la cui importanza, per il futuro di tanti precari e per la divulgazione di principi umanitari fondamentali, risulta inconfutabile.
Indipendentemente dalle divergenze relative ad alcuni contenuti della Buona Scuola, che sono state (e sono) causa di forte attrito con il Governo, in un momento storico – economico così difficile come quello attuale, non si può far sfumare l’opportunità di immettere in ruolo personale scolastico altamente specializzato, creando nuovi posti, funzionali, per un competitivo sistema scolastico, e così consentendo, a tutti coloro che abbiano prodotto regolare domanda, la tanto agognata stabilizzazione e l’ingresso definitivo nel mondo del lavoro, soprattutto dopo parecchi anni di attesa, sacrifici e, spesso, trasferimenti dalla propria sede di residenza.
In conclusione, il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani si appella a tutte le organizzazioni sindacali, per un più incisivo spirito collaborativo, che dovrebbe animare tutte le componenti in causa, allo scopo di superare ogni forma di conflitto in atto e approdare a un felice esito per tutti i lavoratori precari.


prof. Romano Pesavento
presidente Coordinamento nazionale dei
docenti della disciplina dei diritti umani

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