Alla scoperta del mondo sommerso dell'Acquario di Genova
Romano Pesavento
Entrare nell’acquario di Genova è
un po’ come scoprire i segreti degli abissi marini: i ritmi, le luci, gli
abitanti, i fondali. Con i suoi 15.000 esemplari, 400 specie diverse di animali
e 200 vegetali, ed una superficie totale che supera i 10.000 mq è tra le
strutture più grandi d’Europa e la nona nel mondo. L’habitat di Nemo e dei suoi
amici è riprodotto alla perfezione, in ogni piccolo particolare. Il percorso
dura circa due ore e mezza. Qui è normale passare, curiosando, vasca dopo
vasca, dai freddi e bui ambienti degli oceani, alle variopinte e calde atmosfere
dei mari equatoriali. Ad osservare attentamente quei micro e macro mondi, ci si
ritrova al cospetto di immagini in cui la vita (Natura), nelle sue tante
sfaccettature, sembra danzare magicamente sulle note armoniose di un’orchestra
filarmonica.
Fortunatamente, in simili luoghi,
non esiste il dramma dell’inquinamento ambientale; i vetri degli acquari
riflettono le limpide e pure tonalità di azzurro delle acque marine. Ad
accogliere i turisti all’ingresso appaiono alcuni esemplari di scorpaena scrofa
linnaeus, meglio conosciuti come scorfano rosso e di muraena helena linnaeus,
la murena classica. E mentre i primi sono adagiati a schiacciare un pisolino ,la
seconda, con la sua facciona incuriosita,
sembra osservarci. In un acquario dalle luci soft e bluastre si possono
ammirare nella loro eleganza marina i piccoli e paffutelli hippocampus, o
cavallucci marini, che, nuotando in posizione eretta, si mimetizzano tra gli
anemoni.
Senz’altro tra le attrazioni più
gettonate dai bambini presenti vi è l’enorme vasca in cui, insieme ad altri
pesci, girano, scivolando nell’acqua, gli spaventosi squali. Certo, molto del loro
successo è dovuto, come sappiamo, alla tanta “simpatia” con la quale molti film
hanno descritto le gesta di questi predatori.
La principale novità è costituita
dalla piscina dove nuotano allegramente una piccola delfina con la sua mamma,
chiamata Naù. Il personale ci indirizza al luogo da cui è possibile guardarli
da vicino. Il cucciolo è nato nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre ed
già diventata la piccola mascotte del centro. Le scene che appaiono davanti gli occhi degli
spettatori sono davvero uniche ed affascinanti: il piccolo cetaceo e sua madre
nuotano velocemente vicine, manifestando la loro felicità di vivere e delineando
traiettorie straordinarie. Nella vasca accanto, un gruppo di delfini gioca con
piccoli palloni, per la gioia di tutti gli astanti. Qualche nota curiosa sul padiglione dei cetacei: l’intera costruzione,
inaugurata il 27 luglio del 2013, è stata ideata dal famoso architetto Renzo
Piano e ha una dimensione pari a 94 metri di lunghezza, 28 di larghezza e 23 di
altezza (è alta quanto un palazzo di sette piani); è, inoltre, composta da
quattro vasche ed è arrivata via mare.
Mentre i Lamantini,
soprannominati “mucca di mare” per le dimensioni o sirene, con il loro aspetto corpulento,
mangiano impacciatamente le loro foglie di lattuga, un gruppo di piranha con il
ventre rosso, in un altro ambiente, scruta con occhioni sgranati e
realisticamente “interessati” i visitatori; che sia già ora di merenda e siano
in attesa della “pappa”?
Tanta simpatia suscitano anche i
pinguini, sarà per la famosa serie cartoon “I pinguini di Magadascar”. Alcuni
di loro si divertono a portare con il loro appuntito becco verso la superficie
un giocattolo, una specie di manico. Anche le foche, con il loro buffo incedere
sulla terra ferma, attirano l’attenzione; si muovono agilmente nell’acqua,
volteggiando e rincorrendosi armoniosamente.
Alle vasche tattili giovani e
meno giovani accarezzano le razze e i trigoni. L’incontro tra l’uomo e il mare,
millenaria simbiosi, trova qui una sua declinazione originale e appassionante;
il rispetto e l’educazione per l’ambiente nascono dalle esperienze pratiche,
come un percorso guidato del genere, e dalla voglia d’imparare a comprendere i
pregi dell’alterità anche quando appartengono a specie diverse. Se iniziamo da
bambini, è meglio ancora.
Pubblicato su giornale online la Provincia Kr
Pubblicato su giornale online la Provincia Kr