mercoledì 1 gennaio 2014

Articolo inviato alla Stampa crotonese e alla Soprintendenza per i beni archeologici della Calabria relativo agli interventi urbanistici sul Bastione Villafranca sito a Crotone

Salviamo il Bastione Villafranca!!


di Romano Pesavento




Nel corso degli anni stiamo fortunatamente assistendo sempre più ad una crescente attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media circa le sorti di monumenti, siti archeologici e beni culturali italiani. Non a caso, già la Costituzione italiana all’art. 9 (“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”) e successivamente il decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004, noto come il Codice dei beni culturali, forniscono una precisa definizione dei concetti di tutela, valorizzazione e conservazione del patrimonio storico.

Evitare disastri, restaurare con rispetto i luoghi storici conservando la bellezza degli scenari sono oggi i pilastri su cui si basano le attuali scienze di conservazione dei beni culturali e di promozione turistica. Fatta questa breve ma essenziale premessa, ci preme porre all’attenzione delle autorità pubbliche ed in particolare del Comune di Crotone e della Soprintendenza per i beni culturali la nostra riflessione in merito ad un intervento di riqualificazione urbanistica (Progetti integrati di Sviluppo Urbano (P.I.S.U.) – Linea di intervento 8.1.2.2 - Azione per il potenziamento dei sistemi di mobilità sostenibile nelle città e nelle aree urbane. 2a) Sistema integrato di mobilità urbana – Assi penetrazione – Sistema parcheggi – Sistema di “Park and Ride” sulla strada consortile – importo del contratto 685.883,70) che si sta espletando nei pressi di via Regina Margherita.
In particolare segnaliamo la struttura in cemento armato che si è deciso di collocare proprio a ridosso del bastione Villafranca detto anche Brianda; tale scelta ci sembra non valorizzare e salvaguardare a pieno un complesso, che, comunque, è degno di rilievo storico-culturale. Da quanto si evince da approfondimenti storici, il bastione Villafranca fa parte del complesso delle fortificazioni volute dall’imperatore Carlo V, essendo viceré don Pedro de Toledo, marchese di Villafranca.
“Iniziato nel 1542 sotto la guida del soprastante Felice Cito de Cotrone. Nel 1573 la muraglia risultava finita, mancava solo di costruire alcune “cose nelle piazze delli fianchi”. Quando fu costruito entrava nel mare e fu costruito sopra il molo antico della città nel luogo detto porto di Terczana. A causa dell’interramento della costa nel 1778 risulta sulla spiaggia. Dopo i lavori dei forzati ( fine sec. XVIII) una sola parte del bastione è bagnata dal mare. Fu demolito nel 1876. Rimane ancora visibile una parte della base mentre il resto è interrato sotto la via Regina Margherita che fu costruita utilizzando parte del bastione e del terrapieno della cortina successiva. Nel 1699 sotto il baluardo di “Brianda” vi erano cinque “calcinari”, luoghi cioè dove si “acconciano” le pelli nel luogo detto “le Sarchi” (1743). Indicato come baluardo a fronte il palazzo di Francesco Cavaliere (1793) e come bastione Cavaliere nella carta del Genio Militare del 1872. Conservava ancora all’inizio del sec. XIX vicino al baluardo un piccolo porticciolo.” (Andrea Pesavento, Guida alle fortificazioni della città di Crotone, dattiloscritto, 1985)

Certo qui da noi non sempre ci si sofferma adeguatamente sull’efficacia della conservazione dei beni culturali, ma, malgrado tutto, dovremmo sforzarci, invece, di ribadirne e diffonderne l’importanza. In realtà se anche si fosse completamente insensibili nei confronti dell’Arte e della Storia, che costituiscono forse oggi l’unico vanto di Crotone, si dovrebbe quantomeno ragionare in modo venale: in termine di utile, di introiti possibili. Chi arriva in città desidera non solo godere delle bellezze naturali, ma anche visitare i luoghi del passato rilevanti. Proprio per questo dovremmo accanitamente difendere ogni centimetro quadrato della nostra identità. Soprattutto per una città che viene immancabilmente definita a “vocazione turistica”. Mah! In che modo speriamo di attirare l’attenzione dei potenziali visitatori di Crotone, con servizi raffazzonati, un mare non proprio incontaminato, immondizia on plein air, squarci urbanistici – paesaggistici metafisici?.  


                                      Immagini storiche del Bastione Villafranca






Immagini recenti del baluardo Villafranca







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