mercoledì 19 febbraio 2020

Musica - Stagione concertistica ''Beethoven'': e' stata standing ovation per il duo Di Meo-Carbonara

Romano Pesavento 

Nell’auditorium del Liceo musicale “Orfeo Stillo” di Crotone, giorno 15 febbraio, alle ore 18:30, si è svolto il concerto del duo Erminia De Meo (violoncello) e Michelangelo Carbonara (pianoforte) inserito nel programma della stagione concertistica 2020 “L’Hera della Magna Grecia – II Edizione” della società Beethoven, guidata dal maestro Fernando Romano, con la direzione artistica di Mariarosa Romano.

Entrambi i musicisti, giovanissimi ma talentuosi in quanto vincitori di svariati premi e riconoscimenti di carattere nazionale e internazionale, hanno deliziato i presenti con un programma denso e impegnativo. Ad aprire la serata è la Sonata numero 2 del compositore Felix Mendelssohn, dedicata al conte russo Mathieu Wiehlorsky.
I due strumentisti hanno eseguito il brano in modo tecnicamente impeccabile, restituendo in pieno l’elegante e briosa atmosfera tardo settecentesca a cui il compositore si è ispirato nel realizzare la sua opera. Il vigore e l’equilibrio tra le due componenti musicali contrassegnano lo svolgimento dei quattro movimenti, durante i quali gli strumenti, pianoforte e violoncello, armonizzano in modo complementare e stupefacente.
Successivamente è stato proposto il “Concerto Op. 85” di sir Edward William Elgar. Nonostante la complessità della composizione, caratterizzata da dinamiche drammatiche e cambiamenti ritmici, l’attenzione dei presenti era catalizzata dalla maestria degli artisti sul palco, che hanno saputo esprimere anche la profondità delle tematiche con cui l’opera è stata concepita in seguito alla fine della Prima guerra mondiale.
Finale gioioso con la trascinante “Tarantella Op. 33” di David Popper, che ha entusiasmato il pubblico in sala in un crescendo di applausi e consenso. Un ultimo regalo per gratificare gli astanti: Elegie pour violoncelle et piano, op. 24 di Gabriel Faurè.

Arte - A Catanzaro una mostra permanente su Andrea Cefaly "Il Giovane"


Romano Pesavento

Un colorato mondo di storie e personaggi emergono dalle tele di Cefaly "Il Giovane". Bizzarria e serietà si mescolano creando psichedeliche e "fumose" immagini.


Arte - Il trionfo delle meraviglie - Bernini e il Barocco Romano


Qualche volta ci si riconosce in un quadro





Romano Pesavento

A Catanzaro la mostra "Il trionfo delle meraviglie. Bernini e il Barocco Romano". Apprezzabile lo sforzo con cui è stata realizzata l'iniziativa in una regione spesso isolata culturalmente dai grandi eventi dell'arte. Il quadro Sanguis Christi di Guglielmo Cortese, detto "il Borgognone" (bottega), disegno di G.L. Bernini, è sicuramente di forte impatto emotivo: molto moderna l'interpretazione della Passione di Cristo, con la Croce che si staglia solitaria e invitta sullo sfondo rosso generato dal sangue versato dal Salvatore per l'umanità ingrata.


MUSICA - Presentata la nuova stagione concertistica della società Beethoven

Romano Pesavento

Nella giornata di sabato 01 febbraio, presso l’auditorium del liceo musicale “O. Stilo” di Crotone, si è svolto il concerto del duo Celeste di Meo - violino e Akane Makita – pianoforte, intitolato “L’evoluzione del virtuosismo violinistico da Beethoven a C.Saint Saens”.

Il maestro Fernando Romano, anfitrione della serata, ha presentato la nuova stagione concertistica della società Beethoven, illustrando le tante novità di significativo contenuto culturale che verranno proposte alla città di Crotone e che avranno come tema principale la musica come dimensione trasversale dell’animo umano. Tra i progetti, nell’anno in corso, l’originale binomio tra musica classica e graphic novel, che costituirà un’autentica novità per la regione e consentirà la presenza nella nostra provincia di fumettisti molto celebri nel panorama nazionale; nonché la presenza in programma di nomi importanti dell’intrattenimento come Enrico Montesano e Alessandro Preziosi. 
Successivamente ha introdotto le musiciste, ospiti dell’evento, le quali presentano un curriculum ragguardevole e vantano esperienze internazionali di tutto rispetto.
I brani musicali proposti, brillanti, briosi e complessi, hanno permesso di esaltare al meglio le possibilità espressive dello strumento, il violino, protagonista della serata ed evidenziare il virtuosismo tecnico non comune della solista Di Meo, le cui dita, agili e sapienti, facevano vibrare le corde del violino in modo preciso, armonico e intenso.
Akane Makita, con i suoi tocchi ora lievi, ora energici sui tasti, dispensava armonie e ritmi cadenzati in modo da supportare con eleganza ed efficacia la performance della collega.
Tecnica e melodia costituiscono i due elementi costitutivi dei brani proposti all’uditorio, che è stato deliziato dalla pura grazia di una rara combinazione tra “ingredienti” non sempre conciliabili: tenuità, profondità e giocosità.
Lo scambio dialettico tra pianoforte e violino ha permesso di valorizzare le dinamiche, le cadenze e i temi concepiti in modo sublime dai celeberrimi compositori della serata, Beethoven, Bach, Dvorak e C. Saint – Saens, regalando senza sosta intense emozioni e suscitando l’ammirazione dei presenti.
“Senza la musica la vita sarebbe un errore” (Friedrich Nietzsche)

domenica 12 gennaio 2020

Arte - I chiaroscuri di Giordano, la metafisica di Sfortuniano: Crotone espone l'arte dei suoi maestri


Romano Pesavento
Si è conclusa giorno 7 gennaio con notevole successo la mostra “Di Pittura” allestita in piazza Duomo in alcuni locali concessi dall’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina a Crotone. L’esposizione ha proposto un insieme di opere di alcuni artisti crotonesi, tra cui i maestri Francesco Giordano e Antonio Sfortuniano. 

Il pittore Giordano ha esposto alcune tele dai cromatismi chiaroscurali vibranti e intensi. Volti e personaggi emergono dal buio delle tele, profilandosi con fierezza ed espressività. Riflessivi e contemplativi gli sguardi dei personaggi sembrano interrogarsi sui misteri insondabili dell’esistenza; una sorta di “gravitas” aleggia sui solchi pensosi e scavati dei visi ascetici, consunti dalle privazioni e dall'attitudine consolidata alla macerazione interiore, di chi, febbrilmente, cerca invano una risposta. L’enigma insondabile della fugacità umana si palesa così attraverso lo sguardo abbacinato e folle del filosofo, dell’antico guerriero, dell’anacoreta.
Il racconto delle anime ritratte si estrinseca attraverso una profonda spiritualità che appartiene a chi dipinge e si comunica all’osservatore con icastica immediatezza. Realismo figurale, plasticità, atmosfere “dense” richiamano il misticismo corporeo e potente di Francisco de Zurbarán, rivelando quanto la “ricerca” infruttuosa sia la colpa più terribile da scontare.
Nel mondo pittorico metafisico e vagamente fiabesco di Antonio Sfortuniano rintracciamo le tracce profonde del paesaggio crotonese. Nella campagna verdeggiante, resa angolosa, quasi geometricamente sghemba, dalle pennellate inclinate dell’artista, si staglia un casolare il cui rosso mattone del tetto si magnifica ed esalta mediante la complementarietà del verde, lo sfondo cupo della notte profonda e il pallore cereo – violaceo di una luna rocciosa, quasi un meteorite che ci fissa dall’alto.  

La natura severa e austera di morandiana memoria domina incontrastata nella sua onnipotenza; solo un paio di edifici in balìa della “Vastità” ci ricordano quanto l’uomo sia insignificante e misero rispetto alle forze del creato.

venerdì 6 dicembre 2019

Dado ''Canta la notizia'' all'auditorium dell'istituto ''Pertini'' di Crotone: applausi e risate


Romano Pesavento


All’auditorium dell’istituto "Pertini" di Crotone, la sera del 5 dicembre scorso, si sono accese le luci della ribalta sullo spettacolo “Canta la notizia” del celebre comico Dado, in tour nella nostra città.
L’artista ha esordito spiritosamente, presentandosi alla platea come un sopravvissuto all’allerta meteo e al tragitto in auto che da Sibari conduce a Crotone. Il seguito dell’evento è stato all’altezza delle aspettative create da un prologo così fulminante; Dado dialoga anche con un’assistente vocale digitale che partecipa attraverso battute e scambi dialettici pungenti alla lettura della società contemporanea, nelle sue piccole – grandi ossessioni, specialmente nel conflittuale rapporto di coppia dei nostri tempi.
In compagnia della sua fida chitarra, il cabarettista suona, come un allarmato, ma non meno beffardo, giullare del secondo millennio, note e musiche, che puntellano i suoi monologhi, solo apparentemente stralunati, ma in realtà intrisi di un pessimismo “sano” per una società sempre più frenetica e parossistica.

Senza troppe pretese e analisi sociologicamente ardite, Dado gioca con le parole, cogliendo i cambiamenti, le contraddizioni e le nevrosi generazionali attuali. Ci propone un mondo ricco e al tempo stesso povero, in cui i giovani, a volte, vengono affettuosamente criminalizzati e poi assolti in quanto prodotto di un’educazione pessima; eppure per capirli fino in fondo occorrerebbe semplicemente “storicizzarli” nella “società liquida” in cui vivono.

È un vero e proprio viaggio tra passato e presente, alla ricerca della soluzione che non c’è, il Dado pensiero. Rimane soltanto l’arma del sorriso e della riflessione, lontana dalle seduzioni facili di prodotti pseudoculturali massificati “in batteria”. Un monito conclude la serata: il teatro come baluardo di resistenza rispetto al trionfo della banalità. Come non essere d’accordo?

La serata inserita nel programma della stagione concertistica “L’Hera della Magna Grecia – II Edizione” ha fatto registrare, come sempre, consenso e applausi calorosi da parte di un pubblico particolarmente motivato e pronto a sfidare le incerte condizioni climatiche. Interessante il progetto della società Beethoven, diretta dalla prof.ssa Mariarosa Romano e dal maestro Fernando Romano, che, nella varietà delle offerte presentate, ha inteso coniugare vari generi ed espressioni artistiche, cercando comunque, con grande impegno, per la comunità crotonese, proposte culturali mai banali e ricche di contenuto.  
“Castigat ridendo mores”.

Pubblicato su La Provincia Kr online

''Da Mia Martini a Rino Gaetano'': la rivisitazione dell’orchestra da camera ''Orfeo Stillo''


Romano Pesavento
Nell’auditorium dell’istituto scolastico Pertini di Crotone, sabato 30 novembre alle ore 19, si sono esibiti, ricevendo calorosi apprezzamenti da parte del pubblico, l’orchestra da camera “Orfeo Stillo” diretta, con piena padronanza e brio, dal maestro Fernando Romano, il pianista Vincenzo Cipriani e la vocalist Rosa Martirano.
Il titolo scelto per la manifestazione “Da Mia Martini a Rino Gaetano”, inserita negli eventi della stagione concertistica “L’Hera della Magna Grecia”, esplicita da subito il contenuto musicale da proporre all’uditorio: una carrellata di canzoni, molto rappresentative del percorso artistico dei due talentuosi e sfortunati cantanti calabresi. Una vera e propria “chicca”, nella nostra città, vedere coniugare il talento di tanti maestri con il genere Pop. La musica “leggera” di qualità e di autore si arricchisce delle sfumature, degli arpeggi, dei “colori” che solo un’orchestra ben armonizzata riesce a rendere.
Strumentisti d'orchestra straordinari, molti dei quali insegnano nei conservatori, con una intensa passione per il loro lavoro, per i loro strumenti, riescono a creare un'unità osmotica, un’arnia musicale, una sinfonia di intenti che si “accorda”, in senso lato, per divenire armonica espressione musicale. Rosa Martirano, celebre soprano, ha eseguito i brani della serata con rara intensità e notevole sensibilità interpretativa, comunicando alla platea un’ampia gamma di emozioni, suscitate dai ritmi sentimentali delle note.
Il maestro Vincenzo Cipriani, pianista e compositore di chiara fama, ha trasformato in magia la musica, incantando, coinvolgendo e deliziando i presenti anche con le sue delicate composizioni: “Doctor Elio” e “Song for Anna”, quest’ultimo pezzo eseguito con il pregevole primo violinista Giuseppe Arnaboldi.
Se Orfeo, leggendario cantore mitologico, riusciva a placare gli animali con il dolce suono delle sue melodie, auguriamoci che le serate culturali - musicali della Società Beethoven, diretta con entusiasmo, adesione e professionalità da Mariarosa Romano, possano contribuire ad un rinnovamento generale della nostra amata città di Crotone e comunicare la forza intrinseca della gentilezza e della civiltà attraverso la musica.
“Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole.” (Johann Wolfgang von Goethe)

Pubblicato su La Provincia Kr online